Crolla il prezzo delle case a Mestre e Marghera
In dieci anni svalutazione degli immobili fino al 52%. L'Adico: "I centri perdono appeal"
20080716 - ROMA - FIN - MUTUI: ABI; TASSI RECORD A GIUGNO, SU AL 5,85%. Un cartello di vendita per un appartamento a Pontedera (Pisa) in un'immagine d'archivio. Nuovo record per i tassi sui mutui che a giugno salgono al 5,85%, toccando cosi' i livelli massimi dall'agosto del 2002. E' quanto si legge nel consueto rapporto mensile dell'Abi, che ricorda come i tassi di interesse sui mutui erano gia' saliti al 5,75% nel mese di maggio. ANSA/ARCHIVIO/FRANCO SILVI/i50
MESTRE. La crisi scoppiata nel 2008 ha fatto crollare i prezzi delle case un po’ ovunque. E prima, dall’introduzione dell’euro, il mercato delle quotazioni immobiliari era “drogato”. Però è innegabile che nella terraferma veneziana l’eccezionale ribasso dei prezzi al metro quadro è legato anche a una netta diminuzione dell’appeal di Mestre e delle zone limitrofe, come testimonia una indagine svolta dallo sportello “sfratti e condominio” di Adico analizzando i dati dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
Dal 2007 al 2017 (vedi tabella sottostante) i costi della case in terraferma sono diminuiti di oltre il 38% ma ciò che emerge è che i “crolli” più marcati si registrano nella zona semicentrale di Mestre, in quella più periferica ma anche nell’area centrale. Però i maggiori decrementi si hanno a Marghera.
A Mestre centro una casa di tipo economico (non nuova) costa in media 1. 700 euro a metro quadro, ma nel 2007 si spendevano addirittura mille euro in più. Insomma, se per una casa di 100 metri quadrati dieci anni fa si tiravano fuori 270 mila euro, ora si possono sborsare anche 100 mila euro in meno. Nella zona semicentrale i prezzi sono calati del 42%, in quelle periferica del 43, 2%.
Il record evidenziato dai dati dell’Osservatorio elaborati dall’Adico è però quello di Marghera, dove i prezzi sono scesi di oltre il 50%.
A Malcontenta, invece, si registrano le diminuzione meno consistenti, con i costi al metro quadro calati di un quarto (-25%).
“I prezzi del mercato immobiliare per quanto riguarda le case non nuove è ancora in calo, al contrario delle compravendite che da qualche anno sono ripartite – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico –. In generale la crisi prosegue, come la stretta creditizia e anche l’eccesso di offerta. Tutto ciò tiene i prezzi delle case ancora molto lontani da quelli del periodo pre-crisi. In più l’eccessiva tassazione ha un effetto depressivo sulle quotazioni. Per quanto riguarda però nello specifico la terraferma veneziana, il crollo dei prezzi è legato sicuramente anche a un calo di attrattiva di Mestre e dintorni, soprattutto della zona di via Piave, della stazione e di Marghera. Per i proprietari non è certo il momento ideale per vendere, tranne per quelli che hanno acquistato la casa ancora in lire, perché allora si può avere qualche margine di guadagno. Noi intanto tramite il nostro sportello “sfratti e condominio” registriamo sia un aumento della conflittualità fra condomini e amministratori e fra condomini stessi, sia un incremento dei casi di inquilini morosi e in grandi difficoltà, sia casi di proprietari alle prese con sfratti sempre più complessi e impegnativi” .
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