«Crociere, persi 160 mila clienti»

L’allarme della Vtp sui dati dal 2013. Fatturato di 33,3 milioni, utili in crescita. Investiti 1,6 milioni
Di Enrico Tantucci

Lamenta la perdita di circa 160 mila crocieristi negli ultimi due anni, per i limite di 96 mila tonnellate imposto al passaggio delle Grandi Navi in Bacino di San Marco, denunciando la possibili crisi. Ma, contemporaneamente, scoppia di salute, come confermano i dati di bilancio di esercizio 2015-2016. È la contraddizione almeno apparente della Venezia Terminal Passeggeri (Vtp) - la società che controlla il traffico crocieristico in laguna - il cui consiglio di amministrazione, che scadrà entro la fine del mese. Le cifre parlano di un utile netto di 3 milioni e 165 mila, con una crescita vicina al 25% rispetto all’anno precedente. Di un risultato operativo in aumento di oltre il 40 per cento. Di un fatturato che supera abbondantemente i 33 milioni e 300 mila euro, anch’esso in aumento di quasi il 2 per cento.

Un risultato che il presidente di Vtp Sandro Trevisanato giustifica con l’aumento delle tariffe del terminal, con risparmi sugli appalti, anche per i ribassi generati dalla crisi economica generale e con la messa a reddito di nuove strutture come il parcheggio aperto e gestito in Marittima e le sale Vtp date in concessione. Nel 2016 Venezia Terminal Passeggeri ha anche effettuato investimenti per 1,6 milioni, tra cui il completamento del sistema di copertura per la consegna dei bagagli e una nuova area di sosta Sta di fatto che la società che gestisse il business crocieristico sta più che bene e così si presenta alla vigilia del passaggio di proprietà di buona parte delle sue quote. Proprio oggi infatti sarà perfezionata la transazione che vedrà il passaggio di quote di Apvs - la società che detiene la maggioranza assoluta di Venezia Terminal Passeggeri - alla finanziaria regionale Veneto Sviluppo, che ha esercitato il diritto di prelazione sul pacchetto messo in vendita dall’Autorità Portuale e che aveva già il 33 per cento delle quote. Maggioranza quasi assoluta dunque per la Regione in Venezia Terminal Passeggeri, ma solo a tempo, perché il 48 per cento di Avps è già stato di fatto ceduto a Venezia Investimenti srl, potente cordata privata formata dalle compagnie crocieristiche Msc, Costa Crociere, Royal Caribbean e dalla turca Global Limean. Saranno loro, in prospettiva, i nuovi padroni di Venezia Terminal Passeggeri, di cui hanno già acquistato anche un altro 22,5 per cento di quote che appartenevano alla società Finpax. E con un’opzione per salire ancora in Vtp nei prossimi due anni, visto che la Save - anch’essa nella società dello scalo crocieristico veneziano - non ha esercitato il suo diritto di prelazione.

Intanto il Cda di Vtp scade a fine a mese e prima di quella data si insedierà il nuovo. Veneto Sviluppo esprimerà 3 dei 5 nuovi consiglieri, mentre le compagnie private ne eleggeranno due, ma indicheranno l’amministratore delegato.

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