Critiche da tutti i sindaci per i diktat regionali sull’Asl
MIRA. Una critica quasi totale al progetto di legge regionale sulla sanità che punta alla riorganizzazione delle aziende. Forti anche le critiche che il direttore generale Gino Gumirato ha ricevuto sulla riorganizzazione specifica della sua Asl 13. Questo l’esito della Conferenza dei sindaci dell’Asl 13 che si è tenuta ieri a porte chiuse in municipio a Mira per illustrare la l proposta di legge e la riorganizzazione dei reparti. Una decisione quella di tenere la conferenza a porte chiuse, che ha indispettito non poco il comitato Bruno Marcato da sempre in difesa dell’ospedale di Dolo. Fra i più critici sull’operazione di riorganizzazione c’erano il sindaco di Camponogara, Giampietro Menin, quello di Campolongo, Alessandro Campalto e quello di Dolo, Alberto Polo tutti di centrosinistra. Critiche anche da Massimo Calzavara sindaco di Pianiga e Giambattista Mestriner sindaco di Scorzè di centrodestra.
Il piano di riorganizzazione dei reparti prevede per l’ospedale di Dolo un orientamento medico-internistico-riabilitativo con 25 posti letto in regime di week-surgery-diurno ambulatoriale multidisciplinare.
L’ospedale di Mirano ad orientamento chirurgico e con presenza di Cardiologia e Medicina Generale. Si completerà entro la fine dell’anno il trasferimento di Cardiochirurgia da Mirano a Mestre e conseguentemente il trasferimento di Otorinolaringoiatra e di Ortopedia da Dolo a Mirano.
I dirigenti dell’Asl 13 hanno sottolineato come questa operazione non sarà immediata e che le sale operatorie resteranno attive a Dolo ancora per anni. Ma non basta.
«Le rassicurazioni dell’Asl 13», spiega il sindaco di Camponogara, Giampietro Menin, «non ci bastano. È chiara l’intenzione di portare a termine il piano un passo alla volta. Quello che conta sono i fatti. Faremo come maggioranza dei 17 sindaci del comprensorio un documento in cui criticheremo la proposta di legge regionale e anche la riorganizzazione imposta».
Duro anche il sindaco di Pianiga: «Non capisco perché», dice Calzavara, «dovremo accorparci con Asl che producono debiti quando la nostra è una delle poche virtuose in attivo. È un’assurdità». E poi le critiche del comitato Marcato. «Dispiace», spiega per il comitato Walter Mescalchin, «che la Conferenza dei Sindaci chiuda la porta per non farsi sentire. Di cosa hanno paura? La democrazia dov’è? ».
Alessandro Abbadir
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