Critica Veritas su Facebook, sospeso sindacalista Cgil
Sindacalista sospeso per aver criticato su Facebook l’azienda dopo l’inchiesta sugli appalti truccati: protesta la Cgil che osserva come ci siano più garanzie per gli inquisiti (Claudio Ghezzo) che per chi esprime una propria opinione senza danneggiare l’azienda. Andrea Razzini, direttore generale di Veritas, conferma la multa al dipendente ma non vuole commentare l’episodio.
«La vicenda che ha coinvolto Veritas nelle ultime settimane con un grande rilievo sulla stampa ha tra i suoi risultati anche un effetto collaterale sconcertante» spiega Sergio Chiloiro, segretario Funzione pubblica della Cgil «La direzione aziendale, certamente colpita dalla rilevanza delle indagini e dalla loro amplificazione mediatica, non ha trovato di meglio che serrare le fila, richiamare ad uno spirito di appartenenza tutta le forza lavoro e….colpire chi commenta in libertà: sospensione immediata dal lavoro. Il dirigente indagato viene messo in ferie e il rappresentante sindacale sospeso». Spiega Chiloiro: «L’utilizzo in maniera maldestra di un “innocuo commento” in un social viene fatto passare per danno all’immagine dell’azienda. Che questo commento sia talmente generico, che sia fatto da un rappresentante sindacale eletto dai lavoratori a cui spetta una autonomia di giudizio, che si utilizzi interventi strumentali e delatori sui social (a meno che l’azienda non abbia un ufficio che ispezioni la partecipazione dei propri dipendenti sui social) non ha nessuna importanza: bisogna colpire e dare il segno che non si fa sconti a nessuno, soprattutto a chi contesta, difronte a scandali di questo tipo, che vengano tagliati i salari dei lavoratori».
Aggiunge il rappresentante sindacale: «Capiamo il momento particolare e senza dubbio ci possono essere reazioni emotive ed esagerate anche da parte di un autorevole direttore generale. Ma autorevolezza è riconoscere anche quando si esagera e si fa un passo sproporzionato ai fatti. Per noi è inaccettabile questo comportamento».
La Cgil si augura che tutto quello oggetto di indagine si chiarisca per il meglio e che tutta la dirigenza di Veritas, chi oggi è sotto indagine e chi doveva vigilare, venga prosciolto ma chiede al sindaco Brugnaro, che rappresenta l’azionista di maggioranza, se «dobbiamo prendere questo episodio come un nuovo modello di relazioni sindacali o se pensa di intervenire e far valere la sua voce per evitare che la situazione sfugga di mano».
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