Crisi Zeolite, oggi l’incontro in Regione
MIRA. Si intravede un flebile spiraglio nella vicenda della chiusura della Zeolite, dopo oltre due settimane di proteste e lotte di sindacati e operai. L’azienda ha valutato positivamente la disponibilità del Comune e di Veritas di anticipare fondi propri nell’operazione di separazione del trattamento delle acque prevista da un accordo siglato fra Zeolite e Reckitt Benckiser davanti al prefetto di Venezia.
Intanto ieri mattina un corteo di operai della Zeolite ha rallentato decine di camion in entrata alla Reckitt Benckiser. L’azienda produce a Mira zeolite, polimeri e silicati solubili all’interno dell’area ex Mira Lanza. La situazione si è complicata sempre più fino alla chiusura a causa di un contenzioso sul pagamento delle bollette energetiche fra aziende. La decisione di avviare la procedura di mobilità è stata presa dopo quella dell’azienda di avviare per i 40 dipendenti la mobilità in seguito al blocco della produzione causato dalla decisione di Reckitt di non far entrare i tir carichi di materie. Nei giorni successivi si sono tenute tante proteste. Alcune clamorose che hanno visto gli operai svolgere un’assemblea sindacale sul tetto della fabbrica, mentre si teneva il mercato di Mira.
Intanto anche oggi continuano le proteste e le riunioni per scongiurare la chiusura. Spiega per la Filctem-Cgil, Davide Stoppa: «A partire dalle 15 saremo davanti al palazzo della Regione a Venezia con una delegazione di lavoratori di Zeolite per un presidio con volantinaggio. Poi saremo ricevuti dall’assessore Elena Donazzan che ha convocato un tavolo di confronto fra le parti».
Anche a Mira non mancherà la discussione sulla vicenda che sta avendo molta eco. «Ho presentato», spiega il consigliere comunale della lista “Mira Fuori del Comune” Mattia Donadel «una interpellanza urgente sulla grave e assurda crisi alla Zeolite Mira. Chiederò alla presidente del consiglio comunale Serena Giuliato che se ne discuta prioritariamente al prossimo consiglio comunale che sarà convocato per la prossima settimana».
Alessandro Abbadir
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