Crisi Omim, incontro al Ministero

Il caso Omim a Roma. Il destino dell'azienda di San Donà in via Kennedy, 220 operai, spcializzata nella produzione di griglie metalliche per elettrodomestici, sarà oggi affrontato in sede di Ministero per lo Sviluppo assieme ai sindacati. Il problema è il trasferimento di un reparto che secondo i sindacati nasconderebbe l'intenzione di chiudere definitivamente e spostare altrove l'azienda.
La settimana scorsa si è tenuto un incontro in Provincia con la presidente Francesca Zaccariotto, sindaco di San Donà, e l'assessore alle attività produttive Ornello Teso. Oggi, al Ministero dello Sviluppo Economico alle 12 ci sarà un incontro con l’azienda Drahtzug Stein OMIM di San Donà, il sindaco Zaccariotto, la Provincia con l’assessore al lavoro Paolino D’Anna e la Regione Veneto, oltre ovviamente ai sindacati. L'incontro segue quello di martedì 13 marzo nella sede della Provincia, convocato dall’assessore Paolino D’anna.
Quello che ha messo in allarme i lavoratori è la decisione dell’azienda di voler trasferire un altro reparto da San Donà. Fabio Furlan, della segreteria veneziana della Fiom Cgil, è molto preoccupato. «Ritengo indispensabile - dice - avviare un confronto vero sulla prospettiva dello stabilimento sandonatese. Oggi, nella sede del Ministero per lo Sviluppo Economico, non solo ribadiremo il nostro no alla scelta aziendale di voler trasferire un’altro reparto produttivo dal sito di San Donà di Piave, ma in più chiederemo al Governo di attivarsi nel chiedere alla direzione aziendale scelte di politiche industriali condivise in grado di rilanciare lo stabilimento sandonatese, attraverso un Piano Industriale con investimenti produttivi certi. La storia di questi anni dice a tutti che l’abbassamento del profilo industriale della fabbrica, - conclude - la riduzione degli occupati e del costo del lavoro non garantiscono il rilancio dello stabilimento veneziano e la salvaguardia dell’occupazione. Occorre perciò vincolare l’azienda ad un progetto di rilancio dello stabilimento». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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