Crisi Eurocostruzioni la Cisl chiede la mobilità

JESOLO. Eurocostruzioni, mercoledì mattina si terrà un incontro in Provincia con i sindacati per arrivare alla cassa integrazione e mobilità per i lavoratori. Dei 52 dipendenti lasciati a casa dall'azienda che operava nell'edilizia, una decina è stata già ricollocata, ma solo con lavori e contratti a tempo determinato, per ora. Solo la mobilità potrà aprire nuove porte e cancelli per le assunzioni. Resta il problema da risolvere con i futuri pagamenti che rischiano, per i tempi della cassa integrazione, di slittare fino a sette od otto mesi prima che tutti gli accordi e passaggi siano portati a termine. Troppi per famiglie in difficoltà, con padri che hanno perso il lavoro, bollette da pagare, figli da mandare a scuola.
La Filca Cisl, con il segretario Alberto Franzo, sta lavorando per sistemare al meglio la questione "Eurocostruzioni", attraverso un accordo con un istituto di credito per cercare di anticipare così i pagamenti. Dovrà essere formalizzata la richiesta di cassa integrazione e mobilità, che consenta poi di riassumere con maggiori sgravi a vantaggio delle nuove imprese, visto il cambio di denominazione dell'azienda nella richiesta di concordato.
Si cerca dunque una soluzione meno indolore possibile per chi ha perso il lavoro. Ma chi ha perso i soldi, ovvero decine di artigiani e imprenditori di Jesolo e Sandonatese, non intravede la luce in questo momento davvero buio per l'edilizia. In questi giorni hanno fatto sentire la loro voce, ricordando che la crisi dell'Eurocostruzioni ha molte motivazioni, e comunque vede questa rete di piccole aziende che hanno lavorato per il colosso jesolano affrontare un momento davvero duro, tanto da paventare nuove chiusure. Aspettano cifre che vanno dai 50 mila ai 300 mila fino a 700 mila euro. Fabbri, pittori, idraulici, elettricisti, aziende di pavimenti, solo per citare alcuni settori, che adesso temono di non riuscire a coprire questi buchi nei loro bilanci e magari saranno costretti a chiudere, senza poter avere aiuti o sostegni concreti attraverso ammortizzatori sociali viste le dimensioni ridotte.
La Lega, con Alberto Carli e Giorgio Pomiato, punta il dito contro la maggioranza: «Mentre il sindaco Zoggia, il vicesindaco Rugolotto e il consigliere comunale Luigi Serafin litigano per capire chi invitare o meno al tavolo tecnico per affrontare la vicenda della ditta Eurocostruzioni, noi ci permettiamo di suggerire due proposte urgenti a beneficio di questa e di altre situazioni simili. Abbassare l’Imu alle imprese che ora è al limite massimo previsto per legge, poi incrementare il fondo di sostegno che dopo gli sbandierati 300 mila euro iniziali non è più stato aumentato. Questi sono due tipi di intervento», aggiungono Carli e Pomiato, «che la maggioranza potrebbe fare da subito abbandonando le beghe di corrente e che darebbero un segnale importante, in considerazione anche delle competenze in materia di impiego».
Giovanni Cagnassi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia