Cresime e festa di S. Valentino Genitori inferociti per i disagi
MUSILE. Mamme e papà insorgono nei giorni delle cresime programmate alla parrocchia di Musile. Nello stesso giorno, sabato scorso, erano stati infatti rinviati i festeggiamenti di San Valentino, festa molto sentita a Musile, che la settimana prima, sabato 15, erano stati sospesi per le previsioni meteo che indicavano maltempo. Previsioni che si sono rivelate in realtà sbagliate, non senza polemiche alla destra del Piave, ma comunque il rinvio era stato deciso e la festa si è celebrata appunto sabato 21.
Il giorno in cui da un anno sono programmate anche le cresime dei ragazzi di Musile nella chiesa della cittadina. I genitori inferociti hanno protestato: «Ci hanno rovinato la giornata, il Comune doveva organizzarsi meglio e non creare questi disagi alle famiglie». Quest'anno non c'è pace a Musile e la polemica si è accesa sui festeggiamenti che la città dedica a San Valentino, vera istituzione ormai da decenni nella vivace comunità oltre il ponte della Vittoria. Centro chiuso per i vari eventi e festeggiamenti, niente parcheggi, una settantina di ragazzi in chiesa ad attendere la cresima con tanto di famiglie, parenti e amici sparpagliati alla ricerca di un luogo per la sosta e del percorso per arrivare alla parrocchia. E a Musile è scoppiato il caos. «Il centro era praticamente tutto chiuso«, spiegano papà e mamme ancora innervositi, «i parcheggi di fatto introvabili. Il Comune di Musile aveva prediposto una specie di servizio navetta con trenino in partenza dai campi sportivi all'esterno del perimetro della cittadina. Ma certo non è stata la soluzione ideale, perché ovviamente non tutti volevano utilizzarlo ed era in ogni caso piuttosto scomodo. Noi», aggiungono, «abbiamo vissuto solo grandi disagi in una giornata così importante per i nostri ragazzi cui doveva essere impartito questo sacramento. Adesso chiederemo spiegazioni e abbiamo intenzione di sollecitare anche un intervento delle forze di opposizione perché si faccia chiarezza una volta per tutte e perché questi episodi non accadano più».(g.ca)
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