Crepe e lesioni, a Veneziaè allarme per i ponti
Mattoni degradati, pietra d'Istria in pezzi. Ecco tutte le ferite della città viste dall'acqua
VENEZIA. Pietra d'Istria in pezzi, crepe sulle arcate, mattoni degradati. E un rischio statico diffuso. E' una vera emergenza la situazione dei 400 ponti veneziani. Consumati dai turisti e dall'incuria, feriti da barconi in ferro e carretti troppo pesanti. E i soldi per curarli non ci sono. Visti da sotto, a bordo di una gondola, i ponti a gradini - invenzione tutta veneziana per collegare le centinaia di isole di cui è fatta la città - fanno una certa impressione. Qui i riflettori non sono sempre accesi come sul palazzo Ducale o il ponte di Rialto, i sopralluyoghi non si fanno quasi mai. E la situazione è drammatica.
Crepe e lesioni statiche evidenti sul ponte Manin, vicino alla Banca d'Italia. Un rio strettissimo che sbocca in Canal Grande dove passano spesso barche troppo grandi. Un'intera parte del manufatto rischia di staccarsi. Una fessura larga qualche centimetro è ben evidente sul ponte del Bauer a San Moisè. La testa in pietra d'Istria sembra quasi sorretta dalla palina in legno. Cadono i pezzi sotto il ponte del rio della Canonica, pochi metri dalla Basilica, che porta ogni giorno migliaia di turisti alle vetrerie. Mal messo - sotto e sopra - anche il ponte del Danieli.
Ancora peggio sta quello - defilato ma ben noto ai gondolieri che ci passano con i loro tour - della Querini Stampalia a Santa Maria Formosa. Pezzi di pietra d'Istria staccati e pericolanti sul ponte Rosso o dei Trasti a Cannaregio, sulla volta del ponte del Malibran e in quella del rio delle Acque, dietro San Salvador. «Manca la manutenzione, ma molti di questi guai sono provocati da barconi in ferro che non rispettano le regole», denuncia Marzo Zanon, gondoliere autore di numerose denunce sull'argomento. Alla Fenice il ponte è tenuto su con i tubi innocenti. In Rio dei Cereri a Santa Marta la struttura in ferro è stata dichiarata «a rischio» da Insula, così come urgenti interventi servono sul ponte di Ca' Foscari. Ma soldi non ce ne sono. Nel 2011 Insula non ha ricevuto un euro per la manutenzione. I fondi della Legge Speciale sono spariti, il Comune tira la cinghia. Così la manutenzione si ferma. E il degrado - dei ponti, delle rive e degli edifici - aumenta.
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