Crepe a Palazzo Cavalli a rischio l’incolumità

Travi gravemente fessurate, finestre puntellate, ora il nastro rosso all’ingresso Il presidente della Corte d’Appello: «Arriva il direttore generale del Ministero»
Di Giorgio Cecchetti
Bollis Interpress Venezia, 25.03.2008.- Palazzo Corner Contarini dei Cavalli..- ed alla sx Palazzo Grimani sede della Corte d'Appello
Bollis Interpress Venezia, 25.03.2008.- Palazzo Corner Contarini dei Cavalli..- ed alla sx Palazzo Grimani sede della Corte d'Appello

VENEZIA. Palazzo Cavalli, sede delle aule e degli uffici della Corte d’appello civile, cade a pezzi. Almeno per ora, nessuno è rimasto ferito. Ma se non si troverà una soluzione al più presto le vecchie travi di legno sollecitate dal peso di centinaia di fascicoli processuali potrebbero non sopportare più quel peso. Due giorni fa, il geometra della Pubblica incolumità del Comune è intervenuto e ha piazzato il nastro bianco e rosso per impedire che giudici, personale e avvocati entrino dall’ingresso principale (devono soltanto fare un piccolo giro) e passino sotto quelle travi, ma sopra la trave lesionata, al primo piano, c’è un’intera cancelleria che continua a lavorare.

Il personale, però, già due anni fa aveva segnalato al presidente della Corte che nella cancelleria della prima sezione civile il pavimento si era imbarcato, tra l’altro il personale da anni in quella cancelleria lavora sempre con la luce artificiale e in un ufficio con il soffitto alto appena due metri e 30 centimetri. Poi, lo scorso anno, il personale era tornato alla carica con una seconda lettera, segnalando alcuni piccoli crolli in altri piani, l’ultima segnalazione è di un mese fa, solo pochi giorni prima dell’intervento del geometra dell’Ufficio Pubblica Incolumità. Nei prossimi giorni arriveranno per un sopralluogo anche i Vigili del fuoco, i quali dovranno dire se palazzo Cavalli ha problemi gravi per quanto la staticità. Se dovessero ordinare lo sgombero non sarebbe certo una sorpresa: alcuni mesi fa il Comune era stato costretto a puntellare una finestra del primo piano e nella stessa cancelleria che sta sopra la trave gravemente lesionata c’è una lunga e larga crepa verticale, dal soffitto al pavimento. «Svuotate gli armadi, spostati i fascicoli» ha consigliato il geometra di Ca’ Farsetti, ma i cancellieri - che hanno altro da fare - non saprebbero dove metterli, visto che la loro stanza è già piena di altri faldoni.

«È una questione che va affrontata in via definitiva, non si può risolvere un pezzo alla volta», afferma il presidente della Corte Antonino Mazzei Rinaldi, «ad esempio il sovraccarico dei fascicoli riguarda tutti i piani e non una sola cancelleria. Era stata proposta la soluzione di Piazzale Roma, ma per starci tutto il Civile della Corte si dovrebbero liberare uffici e aule ora occupate dal Tribunale di sorveglianza». Dal 1 settembre, tra l’altro, la manutenzione delle sedi giudiziarie passerà dai Comuni al ministero della Giustizia: «Ho già parlato dei problemi particolari che abbiamo a Venezia», conclude il presidente, «e il direttore generale Antonio Mungo verrà qui da noi proprio domani, giovedì, per affrontare questo ed altri problemi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia