Crac Rigato, spariti almeno tre milioni. Ma il promotore finanziario è nascosto in Riviera del Brenta
VIGONOVO. Caso Rigato, siamo a oltre tre milioni di euro spariti. É la somma del denaro che vari risparmiatori dicono di avere affidato al broker di Vigono perché li investisse. E non è finita, perché ogni giorno si presenta alla Guardia di Finanza di Mirano un nuovo risparmiatore a presentare denuncia. Si sono perse le tracce di lui e dei soldi.
Comunque Enrico Rigato non è scappato, è rimasto in Riviera. Evita di uscire per non incontrare chi cerca di avere indietro i suoi soldi. I bene informati dicono che si sia messo a disposizione della Guardia di Finanza. Ma è ancora presto perché venga sentito.
Bottiglie di champagne da 500 euro ciascuna aperte in allegria regalate a clienti ed amici, belle macchine, comportamento disinvolto e simpatico, sempre pronto alla battuta e alla festa. E’ questo il ritratto che emerge di Enrico Rigato il promotore finanziario 54 enne che è sospettato di aver raggirato decine di clienti a Vigonovo e in tutta la Riviera.
Clienti che ora vogliono che restituisca loro il denaro che gli avevano consegnato. Denaro che era stato dato al promotore finanziario per farlo fruttare con interessi. Somme che Rigato ha assicurato sarebbero tornate con interessi vantaggiosissimi.
Domenica in paese a Vigonovo la vicenda era sulla bocca di tutti. Rigato tutti lo conoscono. Abita in via Dante sopra un negozio di articoli da regalo a poche decine di metri di distanza dalla chiesa e a pochi passi dal municipio.
«Abbiamo sentito di questa vicenda» racconta il titolare di un bar in centro «Rigato da qualche settimana non si faceva più vedere, essendo di fatto un no vax o no green pass a quanto ci aveva detto, nel locale non ci poteva entrare senza il green pass perché non ce l’aveva».
Pare siano caduti nella sua rete commercianti, operai giovani e anziani, tutte persone che con il passa parola si erano fidate delle promesse mirabolanti dell’uomo. Tra questi anche diversi imprenditori del settore calzaturiero.
«Io alle sue promesse non ci ho mai creduto» raccontava un uomo ieri nella gelateria del paese «I soldi ad una persona così non mi fido a darli». Ma c’è però chi si è fidato e poi quando li hanno richiesti Rigato ha tergiversato e non si è fatto trovare e allora sono scattate le denunce alla Guardia di Finanza che ora sta indagando.
Il sospetto è che Rigato, che non era collegato ad alcun istituto di credito anche se iscritto all’albo dei consulenti finanziari, non riesca più a restituire centinaia di migliaia di euro dei clienti. Davanti casa la sua Range Rover di color nero è ferma da una settimana e nessuno riesce più a rintracciarlo.
Una vicina di casa lo descrive come una brava persona. «Sempre pronto a dare una mano alle persone in difficoltà – dice. La scorsa settimana ha subito il lutto della morte della mamma che abitava qui. Ho sentito di questa vicenda ma non ne so nulla».
Sul versante del recupero dei crediti intanto si stanno muovendo anche le associazioni di difesa dei consumatori che la prossima settimana si riuniranno a Padova con dei legali per fare il punto della situazione. —
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