Crac Lehman Brothers risarcita una cantante
Famosa cantante vince una causa con la banca dopo che aveva perso il denaro, 27 mila euro, investito in titoli Lehman Brothers assieme al marito. La sentenza è stata pronunciata dal Tribunale di Venezia nei giorni scorsi in merito alla compravendita dei titoli della società americana che andò in bancarotta nel 2008, con conseguenze finanziarie a livello mondiale che hanno sconvolto gli equilibri internazionali, determinando la crisi economica che ancora oggi viviamo.
Ad acquistare i tristemente famosi titoli, Maria De Panicis, in arte Maria Doris, e il marito, ex generale dell’esercito, Antonio Musumeci, i quali si erano rivolti alla Banca Popolare di Verona per l’acquisto. Il loro legale, l’avvocato Angelo Lorenzon di San Donà, ha spiegato che il giudice, la dottoressa Tosi del Tribunale di Venezia, ha osservato che il semplice rating, all’epoca dell’acquisto, non poteva considerarsi sufficiente “per valutare l'appropriatezza dei titoli”.
Maria Doris, cantante molto nota negli anni Sessanta, quando partecipò a eventi e manifestazioni canore, protagonista anche in televisione con Corrado e Gino Bramieri e altri celebri conduttori, vive a San Donà con il marito ormai da diversi anni, anche se è originaria di Bologna. Amica di Paolo Limiti, che l’ha rilanciata in tivù anche in tempi recenti, oltre ad averle scritto delle canzoni, è ancora molto conosciuta. Lei e il marito non avevano mai accettato di aver perso del denaro in quei titoli e avevano iniziato una lunga battaglia legale che è arrivata finalmente alla sentenza, con la restituzione dei soldi da parte della banca che dovrà sostenere anche le spese legali.
«In corso di causa», spiega l’avvocato Lorenzon, «si è aggiunta una consulenza dalla quale è emerso che un ulteriore indice, il Credit Default Swap, era in costante crescita e ciò stava a indicare la crescente preoccupazione degli assicuratori rispetto alle prospettive del titolo». Anche il valore di capitalizzazione e il valore di borsa delle azioni Lehamn Brothers erano in costante calo. «L’istituto di credito», aggiunge il legale,«alla luce di tali indici, avrebbe dovuto segnalare l’inappropriatezza dell’operazione ai miei due assistiti rispetto al loro profilo di rischio. Il Tribunale di Venezia ha accolto le domande formulate dichiarando risolto il contratto di intermediazione finanziaria avente ad oggetto la compravendita di titoli Lehman Brothers, acquistati nel febbraio del 2008, ordinando la restituzione delle somme investite, circa 27.000 euro e condannando la banca al pagamento delle spese di lite».
Giovanni Cagnassi
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