Covid, in provincia di Venezia nuovo boom di contagi e tamponi al PalaExpo: riapre il drive through
Ieri ci sono stati 177 accessi
nella sola mattinata.
Oltre a Marghera, attivati
i punti al Lido di Venezia
ma anche Noale e Chioggia
VENEZIA. Sale la curva dei contagi Covid nel veneziano: a oggi vi sono 8.316 persone in sorveglianza. La loro età media è di 48 anni e il trend delle ultime settimane evidenza che, rispetto all’ultima settimana di maggio, in un mese i casi sono quadruplicati.
Si è passati infatti dai 1.038 positivi di fine maggio ai 4.484 dell’ultima settimana di giugno. «È aumentato il contagio ma non la malattia grave», dice Vittorio Selle, direttore del Sisp Usl 3, «e l’attività vaccinale continua ad avere una vitale importanza. Ormai viaggiamo tra gli 800 e i 1.000 nuovi contagi al giorno. Da quando è stato tolto Green pass, il fare o non fare un tampone è diventato un elemento soggettivo, perciò siamo portati a pensare che vi sia una percentuale di contagiati altrettanto alta all’interno della popolazione che non rientra in questo conteggio. Magari molti di questi sono asintomatici. In ogni caso, rispetto alle varianti precedenti, abbiamo notato che la sintomatologia di queste nuove varianti sono più rilevanti e molti soggetti sono positivi anche dopo sette giorni. Fortunatamente i ricoveri sono pochi».
Infatti, i ricoverati per Covid a oggi sono una sessantina e solo quattro le persone in terapia intensiva. «Per la gestione dei positivi più fragili», dice il dottor Sandro Panese, «facciamo tra i 20 e 30 trattamenti di farmaci antivirali al giorno, con terapie a domicilio. Rispetto alle prime varianti, è calato l’utilizzo di anticorpi monoclonali, in quanto le ultime sono meno sensibili alla loro azione e vengono utilizzati per lo più per casi di severa condizione d’immunodepressione. Per ora esiste inoltre un ulteriore anticorpo monoclonale come Evusheld, che viene somministrato alle persone più a rischio prima dell’eventuale positivizzazione degli stessi, in modo da fornire anticorpi che persistano diversi mesi, coprendo i soggetti dalle forme più gravi della malattia».
Quello dei contagi è un fenomeno che, con le stesse proporzioni, colpisce anche il personale sanitario. «Attualmente ci sono circa 170 persone contagiate a casa», spiega Edgardo Contato, dg dell’Usl 3, «che si vanno a sommare ai circa 60 tra Oss, infermieri e medici che sono attualmente sospesi perché non in regola con la vaccinazione».
Il personale sanitario positivo è pari circa all’1,8% del totale e questi hanno contratto il Covid fuori dall’ambiente ospedaliero. Con l’aumento dei contagi aumentano anche i tamponi: 4.187 la media giornaliera dell’ultima settimana, con un’incidenza di positivi del 19,76% (tra molecolari e rapidi). È anche per questo che da ieri è stato attivato il drive through al PalaExpo di Marghera: già 177 gli accessi registrati fino all’ora di pranzo. Un servizio che sarà attivo dal lunedì alla domenica dalle 8,30 alle 140.
Oltre a Marghera, saranno attivi anche il drive through al Lido di Venezia (dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 12, 30 e il sabato e domenica dalle 11,30 alle 12,30), all’ospedale di Noale (dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14) e a Chioggia (dal lunedì alla domenica dalle 8 alle 13). «I drive through di Favaro Veneto e Oriago rimangono dormienti», spiega Contato, «ma pronti ad essere utilizzati qualora ce ne fosse la necessità». Un ultimo dato sulle vaccinazioni: in ambito Usl 3, a giugno sono state in totale 11.337 e la copertura della quarta dose per gli over 80 è arrivata a quota 30%. La ripresa dei contagi ha convinto, quindi, diverse persone a vaccinarsi.
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