Costa veneta, gli alberghi hanno superato la crisi

CAORLE. Gli alberghi della costa veneziana, nonostante la crisi, godono ancora di un’ottimo stato di salute. È quanto emerge dall’ultima indagine realizzata da Fidi Impresa & Turismo Veneto, che ha analizzato il settore ricettivo coinvolgendo un campione di 94 strutture tra Chioggia Sottomarina, Cavallino, Jesolo, Caorle e Bibioneproseguendo un progetto più esteso promosso con la Camera di Commercio di Venezia Rovigo Delta Lagunare, Confcommercio e Federalberghi.
I risultati sono stati presentati in un convegno alla Fiera dell’Alto Adriatico, dove l’obiettivo era quello di fornire appositi strumenti per l’analisi della sostenibilità finanziaria degli investimenti per gli imprenditori del settore ricettivo della costa.
L’indagine, svolta partendo dall’analisi dei dati gestionali, come arrivi, presenze, permanenza media e tasso di occupazione delle camere e dei dati di bilancio come ricavi per presenza, capitale investito e capacità di generare cassa, ha permesso di stabilire in che misura le strutture ricettive sono in grado di sostenere nel tempo l’onere degli investimenti che sono chiamate a realizzare.
Se nel triennio 2012-2014 si registra nel campione un calo degli arrivi dello 0,8% e delle presenze dell’1,1%, la permanenza media rimane sostanzialmente stabile, passando da 4,2 a 4,1 giorni, come il tasso di occupazione delle camere, al 70%. Il fatturato medio (605.000 euro nel 2014) cresce dell’1%, anche se la redditività diminuisce negli esercizi a 3 e 4 stelle. La capacità di generare cassa aumenta nelle aziende con l’immobile in proprietà (da 57.666 a 61.890 euro) e diminuisce in quelle con l’immobile in affitto (da 38.362 a 32.264 euro). Nel complesso la cassa generata rende possibile sostenere l’onere per nuovi investimenti, con finanziamenti a medio-lungo termine.
«Il settore ricettivo», spiega Alessandro Rizzante, vicepresidente di Fidi Impresa & Turismo Veneto, «si conferma ancora una volta il comparto che meno ha risentito della crisi ed il principale volano dell’economia delle provincia di Venezia. La ricerca risponde particolarmente a due aspetti significativi. Il primo è rivolto alle imprese al fine di avere a disposizione dei parametri per conoscere e valutare se stesse prima di accedere alla richiesta di credito; il secondo, invece, riguarda il sistema bancario e la precisione dello stesso nella valutazione dell’impresa stagionale. Con i dati emersi da questo studio», conclude Rizzante, «auspichiamo di arrivare ad un rating bancario fatto su misura per le imprese ricettive». Alessio Conforti
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