Costa, albergatori, Venice Cruise, Assoagenti : «Le grandi navi restino in Marittima»

Crovato: «La Serracchiani? Pensi al Friuli invece di fare l’impicciona sui temi veneziani»
Interpress/Mazzega Scottolin Venezia, 29.09.2014.- Sala San Leonardo, Assemblea su Adeguazione via acquea dai accesso alla stazione marittima di Venezia. Canale Contorta..- Nella foto Paolo Costa -
Interpress/Mazzega Scottolin Venezia, 29.09.2014.- Sala San Leonardo, Assemblea su Adeguazione via acquea dai accesso alla stazione marittima di Venezia. Canale Contorta..- Nella foto Paolo Costa -

VENEZIA. «La Serracchiani? Pensi al Friuli invece di fare l’impicciona sulle questioni veneziane». Maurizio Crovato, ex giornalista Rai e capogruppo della lista Brugnaro in Comune, respinge al mittente la proposta Franceschini, appoggiata dalla vicesegretaria nazionale del Pd e presidente della Regione Friuli Debora Serracchiani. «Prima ha dirottato i fondi del governo destinati all’off shore su Trieste», attacca Crovato, «poi ci ha mandato il commissario Zappalorto da Gorizia, adesso infine mette il naso sulle grandi navi da crociera. Una questione su cui deciderà la città».

La sortita del ministro ha provocato reazioni diverse. «Si colpirebbe anche l’industria alberghiera veneziana», dice il presidente dell’Ava Vittorio Bonacini.

Il presidente del Porto Paolo Costa stavolta non commenta. «Mi pare ci siano già abbastanza polemiche e voci contrarie a questa proposta», dice. La sua idea è nota: le grandi navi devono rimanere in Marittima, il tracciato alternativo deve essere in laguna centrale. Il suo progetto Contorta però è stato bocciato dalla commissione Via e ritenuto illegittimo dal Tar. Adesso il Porto sta lavorando all’ipotesi lanciata dal sindaco Brugnaro, quella di collegare la Marittima al canale dei Petroli attraverso il canale Malamocco Marghera e le Tresse, con uno scavo di quattro chilometri e un nuovo bacino di evoluzione.

«Il ministro Franceschini? Avevo già scritto in un intervento nel febbraio scorso il mio pensiero», dice Costa «cioè il ministro del Turismo si occupi di turismo. Forse non sa che i turisti che vengono dalle navi sono una minima parte, il problema è un altro e va affrontato al più presto».

Intanto al ministro Franceschini chiedono lumi anche i senatori di Alleanza popolare De Poli, Dalla Tor e Conte. Che chiedono dalla commissione Via di rimettere in pista la soluzione Contorta, ritenuta «più praticabile». «Agli operatori», dicono, «bisogna dare risposte certe».

Critico anche il presidente di Assoagenti veneto Alessandro Santi. «L’industria delle crociere non va confusa con il turismo», scrive, «non è tollerabile si lancino messaggi di questo tipo in un momento di crisi, mentre si prova a trovare soluzioni alternative al passaggio delle navi davanti a San Marco». Infine Cruise Venice, l’associazione della croceristica che chiede alle autorità di trovare al più presto una soluzione alla questione delle grandi navi in laguna per garantire i posti di lavoro.(a.v.)

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