«Così energica, la chiamavamo Rambo»

Il rimpianto dei colleghi. Il comandante Vanin sul luogo dell’incidente: una scena straziante

«Per il comando dei vigili e per tutta la città di Jesolo la morte di Marta Anna Primiceri è un colpo durissimo, saremo vicini alla sua famiglia». Le parole di cordoglio del sindaco, Valerio Zoggia, arrivano dal cuore dopo aver appreso che la vigilessa, da sette mesi di ruolo al comando della polizia locale, è spirata in un tragico incidente stradale in moto, mentre si recava al lavoro.

Era giunta a Jesolo dalla sua città, Altavilla Vicentina. Scorrendo la graduatoria, alla fine aveva chiesto di vivere questa esperienza a tutto campo in un comando come quello di Jesolo, che garantisce piena operatività e varietà nei servizi di polizia locale. Marta Anna, del resto, era molto preparata sia nella redazione degli atti formali sia sulla strada.

Lo stesso comandante del corpo, Claudio Vanin, si era stupito di tanta determinazione e voglia di fare, da parte di una mamma di due figli piccoli, disposta ad affrontare il viaggio quotidiano per lavorare con tale impegno.

Marta Anna si era fatta benvolere da tutti al comando, come in Comune tra i dipendenti con i quali si era subito ambientata. «La chiamavamo "Rambo"», ricordano alcune impiegate in municipio, «perchè era così sportiva ed energica. Ma era anche una brava mamma, e una bella persona che ci mancherà tanto. Siamo tutti addolorati dalla sua scomparsa in un così tragico incidente». Ieri mattina è stato lo stesso comandante Claudio Vanin, che con lei ha lavorato per mesi dirigendo svariate operazioni, a partire verso Quarto d’Altino per raggiungere il luogo dell'incidente.

Ha voluto vedere con i suoi occhi cosa fosse accaduto e ha trovato il corpo di Marta Anna ormai senza vita sull'asfalto. Una scena a cui per lavoro è abituato si è trasformata in un'esperienza che lo ha provato molto. «È stato straziante», ricorda Vanin, «la moto era la sua passione, è stata anche la sua fine purtroppo. Stava andando al lavoro quando è accaduto quel terribile incidente i cui ha perso la vita. Sarebbe entrata in servizio alle 13. Talvolta si fermava a Jesolo per non andare su e giù. Ci mancherà molto. Era venuta qui perchè voleva lavorare, essere operativa. E lo è sempre stata. Per il comando questo è un terribile lutto e una grave perdita in termini di professionalità e preparazione, oltre che serietà». Con il comandante, tutti gli agenti e ufficiali della polizia locale jesolana ieri si sono raccolti nel dolore. Non sarà più lo stesso senza la loro collega.

Giovanni Cagnassi

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