Cortei funebri pericolosi a Cavanella
CHIOGGIA. Corteo funebre in mezzo alla Romea, ogni funerale rischia di provocarne un altro.
Succede a Cavanella dove i residenti sono esasperati dalla mancanza di marciapiedi, parcheggi e passaggi in sicurezza per poter accompagnare i propri cari estinti al camposanto. Il problema esiste a ogni visita, ma si aggrava in modo importante con i funerali quando parenti e conoscenti devono accompagnare il feretro.
Fino a qualche mese fa lo si faceva come da tradizione a piedi, ma dopo la caduta di un anziano, provocata dallo spostamento di aria nel transito di un tir, la Curia ha vietato il corte suggerendo di spostarsi un auto. Il problema esiste da anni. Il cimitero si trova a pochi metri dalla statale, senza marciapiedi, ingressi separati e parcheggi.
«Nonostante i continui solleciti», spiega Guido Mantovan, presidente del comitato civico “San Giorgio” di Cavanella, «nessuna delle amministrazioni che si sono succedute ha mai colto la necessità della messa in sicurezza del cimitero. Avere un camposanto a ridosso della Romea significa che ogni ricorrenza funebre diventa una roulette russa. Fino a qualche mese fa per accompagnare la salma veniva fatto il corteo funebre a piedi, ma in un funerale un nostro compaesano, con lo spostamento d’aria causato da un tir, è caduto a terra. Da quel momento, visto la palese pericolosità del tragitto, la Curia ha vietato i cortei funebri. I problemi però non cambiano usando le auto».
La folla che esce dalla chiesa si riversa nelle auto per raggiunge il camposanto, ma mancando un parcheggio le macchine vengono posteggiate lungo la Romea e le persone scendono in mezzo alla strada e raggiungono tra le auto l’ingresso, camminando quindi sulla carreggiata della Romea. «Le vetture vengono posteggiate su entrambi i lati della statale», spiega Mantovan, «le persone, spesso anziane, attraversano la strada rischiando la vita comunque. La polizia locale spesso non rimane fino alla fine della cerimonia funebre e quindi all’uscita del cimitero i pericoli aumentano. Siamo davvero stanchi di questa situazione e non sappiamo più come chiedere una soluzione».
Il 4 novembre scorso il comitato ha inviato una richiesta di messa in sicurezza alla nuova giunta grillina, indirizzandola al sindaco, all’assessore e al dirigente ai lavori pubblici.
«Ad oggi non ci è prevenuta nessuna risposta», precisa il presidente, «ma non ci siamo limitati a questo. Qualche giorno dopo la richiesta scritta, il problema è stato posto in Consiglio comunale, senza ottenere nessuna risposta, e di nuovo, il 10 novembre, durante l’assemblea pubblica della frazione a cui è intervenuto direttamente il sindaco Alessandro Ferro. I residenti hanno posto la questione con molta fermezza, ma nulla è cambiato. Ci risulta che qualche anno fa» conclude il presidente del comitato di Cavanella, «si era cercato una soluzione, con studi e progetti di fattibilità, ma come accade molto spesso nel nostro Comune, nessuno si assume l’onere di risolvere le criticità».
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