Corso Trentin senza auto I commercianti dicono no
Pedonalizzazione di Corso Trentin, esplode la protesta in centro. La sperimentazione voluta dal Comune, probabilmente il primo fine settimana di febbraio se l'Atvo autorizzerà, ha subito sollevato la reazione sdegnata dei commercianti del centro cittadino, ma anche dei residenti che vedono cambiare completamente percorsi e assetti.
In attesa dell'approvazione definitiva del piano urbano del traffico, la pedonalizzazione, ancora in fase sperimentale, fa già paura. Si teme un ulteriore "tappo" per la viabilità, tanto che la parte di via Jesolo e viale Libertà sono già stati tagliati dalla chiusura di piazza Indipendenza. Il Comune vorrebbe sperimentare la chiusura di corso Trentin da piazza Indipendenza fino al duomo, sabato, domenica e forse anche lunedì. Era un obiettivo che nasceva ancora con la giunta Magnolato, perseguito anche dal sindaco Zaccariotto e adesso coltivato e preso in considerazione anche dal sindaco Cereser. I negozianti alzano la voce in coro: «La città sta già morendo dopo la chiusura al traffico di piazza Indipendenza, che è sempre vuota, se ci mettiamo anche un tratto di corso Trentin le cose peggioreranno sicuramente. Non possiamo rischiare così tanto in questo periodo difficile di crisi in cui già i negozi non lavorano». San Donà sta perdendo la sua peculiare caratteristica: poter parcheggiare in pieno centro, addirittura davanti ai negozi. Un tempo il centro commerciale era proprio il centro cittadino. Ma il traffico è aumentato a tal punto che sono state studiate alternative, piste ciclabili pedonalizzazioni. I residenti nella zona tra via Jesolo e viale Libertà, ma anche via Aquileia e zone limitrofe, temono di dover affrontare percorsi tortuosi e scomodi per raggiungere le loro case. La pedonalizzazione era considerata fino a pochi anni fa una necessità per far rivivere il centro ed eliminare finalmente traffico e smog. La sua funzione sarà questa e servirà una azione culturale per farlo capire ai cittadini. Ma in questo ultimo anno, dopo la chiusura della piazza e la sua ristrutturazione, il centro si è progressivamente svuotato e anche il traffico è abbastanza diminuito. Il problema è che, a fronte di oltre tre milioni e mezzo spesi, la nuova piazza ha bloccato la viabilità verso il municipio, eliminato la circolazione di auto in centro e di conseguenza la gente che passeggia. L'azzardo della pedonalizzazione in questo periodo difficile potrebbe essere il colpo di grazia per il commercio che, infatti, sta resistendo di più alla modernizzazione. Un giorno anche a San Donà bisognerà iniziare a utilizzare tutti i parcheggi dell'area più esterna del centro e fare due passi per raggiungere il cuore della città.
Giovanni Cagnassi
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