Corsa ai 57 milioni per la terraferma
Stanziati dal governo 13 milioni per San Giuliano, altri 12 per Forte Marghera. Tra le priorità cimiteri, scuole e mercato
Uffici comunali al lavoro d’estate, ferie permettendo, per rispettare le tappe del Patto per Venezia che stanzia per la terraferma 57,4 milioni di euro e per Venezia e isole 54,6 milioni. Sono i primi 112 milioni di euro del Patto per Venezia, quello firmato con l’ex premier Renzi che prevede di mettere a disposizione della città entro l’autunno il 10 per cento dei fondi sulla base di schede progetto da presentare entro ottobre. «Verificata la congruità, riceveremo subito il 10 per cento del relativo importo, mentre il resto sarà saldato secondo gli stati di avanzamento», ha spiegato il sindaco Brugnaro. «E bisogna quindi correre», spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto. In terraferma le voci più importanti sono quelle che riguardano il parco di San Giuliano e la pregiata area di Forte Marghera.
Grandi eventi.
Il grande parco di San Giuliano attende opere per 9 milioni di euro: vanno progettate e realizzate strutture per riportare qui i grandi concerti e rilanciare l’area verde. L’area del tamburello, oggi con il laghetto completamente a secco, deve essere attrezzata con una piattaforma per grandi palchi e con un sistema di allacciamenti che riduca i costi di allestimento delle strutture per spettacoli e concerti. Il progetto, spiegano dai Lavori pubblici, comprende anche una sistemazione esterna (compresa l’ipotesi di recinzione dell’area per grandi eventi) e un complessivo riordino dell’area delle Remiere, preannunciata dal sindaco in un incontro con le associazioni del polo nautico. Riordino di spazi che dovrà garantire un vero affaccio alla laguna dal parco. Altri 3 milioni e 900 mila euro sono stanziati per il nuovo passaggio ciclopedonale di collegamento tra Punta San Giuliano e l’area dei Pili, all’imbocco del ponte della Libertà, a chiusura del progetto di collegamento ciclabile tra Mestre e Venezia( vedi sotto).
12 milioni a Forte Marghera.
L’altra grossa fetta di finanziamenti, 5 milioni, è destinata al secondo stralcio del recupero di Forte Marghera: il gioiello a due passi di San Giuliano va messo a norma per aprirsi a nuovi possibili soggetti gestori e investimenti. Mancano del tutto le opere di urbanizzazione (fognature, acquedotto, impianti elettrici a norma) e quindi il Comune vi investe 5 milioni del Patto e anche i 7 milioni già finanziati dal Ministero dei beni culturali. Un pacchetto di 12 milioni di opere finalizzate a urbanizzazioni, bonifiche e al recupero di alcuni edifici. «Sui capannoni su cui intervenire è in corso una valutazione con gli uffici per capire le priorità», precisa l’assessore Zaccariotto.
Altri interventi prioritari.
Prioritaria è anche la progettazione delle opere di riqualificazione della stazione di Mestre (3 milioni di euro) che ora, dopo lo stop al masterplan, diventa una urgenza se si vuole governare la trasformazione di un’area del centro, sempre più a vocazione ricettiva. E poi ci sono le opere anti-allagamenti in via Torino (8 milioni di euro) e i due milioni di lavori per il Progetto integrato Fusina. Altri due milioni la giunta fucsia li ha riservati alla viabilità della fermata Gazzera-Sfmr mentre un milione e 300 mila euro va ad interventi di messa in sicurezza stradale. Ancora: 150 mila euro vanno alla conclusione delle demolizioni alle Vaschette. Due milioni e 600 mila all’ampliamento conclusivo della biblioteca in villa Erizzo con un nuovo edificio sul retro. Pure il Candiani ottiene fondi: 750 mila euro per il ripristino funzionale.
Scuole.
Novecento mila euro sono per la edilizia scolastica più altri 2 milioni e 100 mila euro di interventi puntuali di messa in sicurezza di tetti, bagni e aule di istituti scolastici. Una linea di finanziamento necessaria visto che in quest’ultimo anno i fondi per la scuola sono andati al rilascio dei certificati prevenzioni incendio (i Cpi) mancanti. Si è colmata una vecchia lacuna, ma è rimasto ben poco per i cantieri. Oltre ai 3 milioni stanziati, un milione di euro è ora destinato agli scoperti.
Cimitero transennato.
Un altro milione di euro va al cimitero di Mestre dove oltre 2 mila loculi sono inaccessibili, perché transennati causa pericoli causati da infiltrazioni. 115 mila euro serviranno per sistemare il muro di cinta. Un altro milione va alle manutenzioni nei cimiteri di terraferma.
Mercato fisso.
Nel conto dei finanziamenti garantiti dal Patto, anche 2 milioni di euro per riqualificare il mercato fisso di Mestre che è provvisorio in via Fapanni dagli anni Sessanta. Potrebbe essere davvero la volta buona per avere un nuovo mercato: moderno, coperto e a norma. E attraente. Basta copiare eperienze di Spagna e Portogallo che hanno portato nuova economia. Ma a Venezia manca l’assessore al commercio, dopo il ritiro delle deleghe a Francesca Da Villa. Stallo politico che complica le cose. Cinquecento mila euro, infine, vanno al potenziamento dell’illuminazione pubblica e alla videosorveglianza.
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