Corriere delle armi a 70 anni, arrestato
È sospettato di essere il passeur, colui che faceva avanti e indietro dalla Slovenia per partecipare, così diceva, a battute di caccia dalle quali tornava con il bagagliaio carico: non di selvaggina ma di kalashnikov. Armi destinate probabilmente alla malavita locale, ai gruppi di rapinatori veneziani cresciuti con il mito di Felice Maniero. E non è un caso che l’arresto di Enrico Marchesini, insospettabile pensionato di 70 anni residente a Mogliano, arrivi a sole due settimane di distanza dall’operazione, sempre della squadra mobile di Venezia, che aveva visto l’arresto di 17 persone, tra nuove leve criminali e vecchie volpi già affiliate alla Mala del Brenta - tra i quali Costante Carraro, 65 anni, detto Chessman - ritenuti colpevoli di scorribande e rapine in decine tra banche, supermercati, oreficerie.
I poliziotti della Squadra mobile di Marco Odorisio hanno fermato il pensionato di Mogliano, residente in piazza Saragat con la moglie, giovedì, poco dopo le 21, nei pressi di Padriciano, a Trieste, dopo che era transitato per il valico di Pese. L’uomo era alla guida della sua Volvo 70 bianca, percorreva strade secondarie e guidava in modo guardingo, facendo ad esempio più volte il giro delle rotonde stradali che incontrava proprio per avere la certezza di non essere seguito. Quando gli agenti della Mobile lo hanno fermato per un controllo non ha detto nulla. Sorpreso e nervoso, è rimasto zitto. Nascosti sotto il pianale del baule della sua Volvo, dove di solito c’è la ruota di scorta, gli agenti hanno scoperto un kalashnikov con due caricatori a mezza luna con 60 cartucce e una mitraglietta Skorpion di fabbricazione polacca, con silenziatore e quattro caricatori.
In un secondo momento la perquisizione ha riguardato anche la casa dell’uomo, dove però i poliziotti della Mobile non hanno trovato nulla. Il pensionato trevigiano accusato di porto e detenzione di armi da guerra, è stato condotto nel carcere di Trieste. Ora le indagini della Mobile proseguiranno per capire a chi erano destinate le armi e quante volte Marchesini abbia fatto quel tragitto per andare a partecipare a battute di caccia, pur non essendo in possesso - come ha accertato la polizia - della licenza.
Il nome del pensionato di Mogliano è uscito nell’ambito dell’indagine sulla nuova Mala del Brenta, nel corso della quale erano state sequestrate altre armi da guerra: cinque kalashnikov, di cui quattro a casa di Luca Cavalletto, 49 anni, di Piove di Sacco, e uno a casa di Michele Gelain, 47 anni, di Marghera, oltre a un fucile mitragliatore, una pistola semi-automatica Glok e una Beretta.
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