Correnti, erosione effetti indesiderati. Cosa succede sollevando il Mose

VENEZIA Correnti trasversali, erosione, effetti imprevisti sull’equilibrio delle masse d’acqua. Cosa succede alla laguna quando le paratoie si alzano? Un aspetto ancora poco chiaro degli effetti del Mose sull’equilibrio lagunare. Che le prove annunciate potrebbero contribuire a chiarire. L’ipotesi di apertura di una singola schiera di paratoie – nella singola bocca di Lido o Treporti, Malamocco o Chioggia, «non fornirebbe risultati in termini di riduzione della marea. E gli effetti potrebbero essere addirittura peggiorativi». È questo in sintesi il contenuto degli ultimi rapporti tecnici sugli effetti delle aperture delle paratoie del Mose. Studi avviati molti anni fa dall’ingegnere idraulico Luigi D’Alpaos con simulazioni in ogni condizione di mare. Adesso ripresi dal Consorzio e dallo staff del commissario Ossola. . «Sono fattori importanti. Bisogna studiare bene questi effetti prima di prendere decisioni che potrebbero avere conseguenze molto negative», dice D’Alpaos. Significa, continua il professore, «che se avessero chiuso ad esempio solo la bocca di Lido durante le ultime acque alte avremmo avuto un aumento della corrente da Malamocco verso Venezia. E da Chioggia a Malamocco, dunque verso la laguna centrale. Se la marea è molto rapida può produrre velocità che comporta erosione e gravi danni». «Chiediamo che prima di prendere decisioni la politica si affidi a chi ha qualche conoscenza tecnica», scandisce D’Alpaos.
Insomma , per capire quali siano davvero gli effetti delle chiusure delle bocche di porto sull’idrodinamica lagunare occorrono test, prove, simulazioni in ogni condizione di marea. Stanno cominciando a farlo i tecnici che si occupano del sollevamento del Mose e di previsione delle maree.
Rapporti che cominciano ad arrivare sul tavolo dei commissari e del Provveditore alle Opere pubbliche. Che rivelano ad esempio l’inutilità di chiudere una sola bocca di porto. Manovre che sarebbero da escludere. In particolare, non è pensabile chiudere ad esempio la sola bocca di Chioggia in presenza di bora. Chiudendo Malamocco non si avrebbero riduzioni significative sulla marea. Chiudendo una sola bocca non si avrebbero effetti significativi di riduzione . In qualche caso l’effetto potrebbe esser anche peggiorativo.
Altro aspetto trattato negli ultimi studi è quello delle «correnti trasversali». Gli ingegneri del Consorzio avevano messo in guardia qualche settimana fa sulla possibilità che la corrente generata dalla chiusura del Lido potesse spostarsi nel vicino canale navigabile di Punta Sabbioni, con rischi evidenti per le imbarcazioni e le motonavi. Adesso gli ultimi studi dimostrano che aprendo la bocca di Malamocco e chiudendo la bocca di Lido si possono generare correnti trasversali che coinvolgono anche il canale dietro l’isola artificiale del bacan. Stessa storia se si chiude San Nicolò e si mantiene aperta Treporti. Le manovre parziali insomma, secondo i tecnici, possono avere effetti importanti sulle correnti del canale di Sant’Elena, e davanti a Santa Maria Elisabetta e San Servolo, arrivando anche fino al canale della Giudecca.
Se si vuole sperimentare una chiusura parziale per ridurre i livelli di mare, suggeriscono, si può provare a chiudere Malamocco e Lido in assenza di vento o con vento di Bora, oppure Malamocco e Chioggia in presenza dello scirocco che soffia da Sud. Tenendo sotto osservazione l’aumento della velocità della corrente e l’erosione. «Fenomeni che vanno osservati bene», dice D’Alpaos, «e per questo non basta una prova in assenza di vento come quella dell’altro giorno». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia