Coro di no al servizio mensa spostato a Treviso
MOGLIANO. Il consiglio comunale ha espresso in forma unanime la propria contrarietà nei confronti della decisione di Mose e Serenissima di spostare a Treviso il centro cottura per il servizio mensa delle scuole moglianesi.
Il caso dei pasti “d'importazione” è riuscito a mettere d'accordo tutte le forze politiche: maggioranza e opposizione. La decisione unilaterale di Mose (acquisita da Serenissima nel 2012) di sfruttare il centro di cottura moglianese per la preparazione dei pasti diretti a Spinea e di trasportare dal centro di cottura trevigiano quelli per le mense moglianesi non piace a un ampio schieramento che comprende anche le associazioni dei genitori.
In attesa di incontrare proprio Cgd, Age e Art. 34, lunedì prossimo, il primo cittadino Carola Arena incassa l'adesione forte del consiglio comunale. La mozione approvata durante la seduta di giovedì sera chiede alla società, titolare dell'appalto fino al 2021, «di non procedere all’annunciata riorganizzazione del servizio e di mantenere a Mogliano la preparazione di tutti i pasti destinati alle scuole del territorio». Prendendo atto da una parte che «il contratto consente all’azienda di preparare i pasti entro trenta chilometri di distanza dal luogo di somministrazione» si fa notare altresì che «I flussi di traffico, molto sostenuti soprattutto nelle ore interessate dal servizio, non consentirebbero, con ogni probabilità, una veloce consegna dei pasti, considerate le poche alternative viarie per percorrere il tragitto da Treviso che pure rientrerebbe nei trenta chilometri previsti». In attesa di un faccia a faccia diretto con i privati, il sindaco potrà fare leva su un fronte molto rappresentativo e agguerrito. Durante la stessa seduta, giovedì scorso, è stata anche approvata all'unanimità la mozione dei cinque stelle per il contrasto al gioco d'azzardo.«Il Comune», spiega Cristina Manes, «aderirà al manifesto dei sindaci per la legalità e contro il gioco d'azzardo, inoltre sarà emanato un apposito regolamento dove saranno previste le nostre proposte, che si rifanno alla recente normativa». (m.m.)
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