Cornicione si stacca dalla scuola Salvo d’Acquisto

MESTRE. Che molti degli edifici scolastici della città abbiano bisogno di ben più di una mano di bianco è questione nota così come che, in Italia, è a rischio per ciò che riguarda il cedimento degli intonaci quasi una scuola su tre.
L’ennesima conferma arriva dalla scuola media Salvo d’Acquisto, in via Catalani 9, a due passi dal parco Piraghetto, scuola che fa parte dell’Istituto comprensivo Francesco Querini. Venerdì sera infatti, poco prima delle 20, si è staccato dalla tettoia dell’ingresso principale della scuola una sorta di cornicione. I pezzi di muratura - e non solo di intonaco - sono caduti sul pavimento dell’atrio d’ingresso fortunatamente quando non c’era nessuno. La scuola infatti, in vista della chiusura dell’anno scolastico, era ancora aperta e al suo interno c’era ancora un nutrito gruppo di professori intento a valutare il rendimento di classi e alunni. A scoprire il distaccamento di porzioni di muratura - per la lunghezza di un paio di metri - è stato il personale ausiliario che ha poi informato la dirigente scolastica, Maria Cavezzali.
Ieri all’ingresso della scuola media - proprio sotto la scritta Salvo d’Acquisto - Scuola media statale era ben visibile il nastro bianco e rosso steso tra la parete laterale e il corri-mano della rampa d’accesso per disabili, unica zona al momento dalla quale è possibile accedere alla scuola. È questo probabilmente il percorso che domani mattina, quando suonerà la campanella della prima ora, dovranno fare i piccoli studenti, per uno degli ultimi giorni di lezione. È probabile che sempre domani, in mattinata, arrivino in via Catalani i tecnici della Municipalità di Mestre centro per verificare che cosa sia successo, e se sia necessario realizzare un intervento tampone per evitare ulteriori cedimenti.
Il Comune di Venezia ha infatti da tempo delegato alle Municipalità gli interventi di edilizia scolastica degli istituti. Soprattutto bisognerà capire se il cedimento possa essere stato causato da recenti infiltrazioni d’acqua o se sia attribuibile esclusivamente al trascorrere del tempo.
Francesco Furlan
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