Coppia scopre una microspia nella camera dell’agriturismo

Mogliano, coppia scopre la telecamerina nascosta dietro la grata d’aerazione: denunciato il titolare. È caccia ai filmati
La microspia artigianale trovata nella sala riunioni della Regione Lazio in uso al presidente Nicola Zingaretti a Roma 20 gennaio 2014. ANSA/REGIONE LAZIO- EDITORIAL USE ONLY
La microspia artigianale trovata nella sala riunioni della Regione Lazio in uso al presidente Nicola Zingaretti a Roma 20 gennaio 2014. ANSA/REGIONE LAZIO- EDITORIAL USE ONLY

MOGLIANO. L’obiettivo-spia era nascosto dietro la grata dell’impianto di aerazione della camera da letto. Nonostante fosse ben coperto, una coppia bergamasca s’è accorta di un piccolo forellino nella grata. Dopo aver visto i cavi elettrici collegati all’obiettivo-spia, i clienti dell’agriturismo non hanno avuto alcuna esitazione e hanno chiamato i carabinieri. I militari, su disposizione del pubblico ministero Valeria Sanzari, hanno perquisito l’abitazione del gestore, ora indagato per interferenza illecita nella vita privata dei propri clienti. L’uomo era pronto a spiare di notte i suoi clienti, attraverso una telecamerina nascosta dietro l’impianto di aerazione, puntata sui loro letti.

L’episodio è avvenuto nella notte di mercoledì, in un noto agriturismo di Mogliano Veneto dove una coppia di giovani turisti bergamaschi aveva prenotato una stanza per trascorrervi la notte. La coppia era al rientro da un lungo viaggio e aveva deciso di fare tappa nell’agriturismo per riprendere all’indomani la via di casa sull’autostrada A4. Dopo aver cenato, la coppia s’è ritirata nella sua stanza. Ed è stato mentre stava andando a letto che la donna ha notato un dettaglio che ha attratto la sua attenzione. Un piccolo foro nella grata dell’impianto di aerazione ed uno strano riflesso all’interno di quel foro. La giovane ha manifestato la sua perplessità al fidanzato che si è subito calato nei panni del detective. L’uomo è salito su una sedia e ha analizzato da vicino quel forellino scoprendo che all’interno c’era l'obiettivo-spia.

La “telecamerina” era nascosta dietro la grata nella quale era stato praticato un piccolo foro permettendo così la visione completa della stanza. L'apparecchio, piuttosto sofisticato e in grado di catturare immagini anche nella penombra era collegato ad alcuni fili. A quel punto la coppia ha trovato conferma ai propri sospetti e ha subito avvertito i carabinieri. Messa al corrente dell’accaduto, il pubblico ministero Valeria Sanzari ha disposto la perquisizione dell’abitazione del gestore dell’agriturismo. I carabinieri della stazione di Mogliano hanno sequestrato il marchingegno-spia.

Non è chiaro, al momento, se il gestore si limitasse a spiare gli ospiti o se registrasse i video degli inconsapevoli clienti-attori. Per farne cosa? Per guardarli semplicemente o per inserirli nel mercato del web a luci rosse? Dall’analisi del materiale sequestrato arriverà, probabilmente, la risposta. Il gestore dell’agriturismo è indagato per interferenze illecite nella vita privata dei propri clienti. Un reato che prevede, in caso di condanna, la reclusione da un minimo di sei mesi ad un massimo di quattro anni. Il locale potrebbe rischiare anche la chiusura visto che per una vicenda simile in Toscana la questura del capoluogo fiorentino aveva disposto quella di un hotel.

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