Convenzione scaduta da due anni Allarme per Forte Carpenedo
L’apertura al pubblico di Forte Carpenedo è in bilico. La mancata firma da parte del Comune della convenzione, scaduta da quasi due anni, per la conduzione della struttura, un tempo militare, potrebbe infatti avere come prima ripercussione il blocco delle attività entro la fine di dicembre. Il Gruppo di Iniziativa è infatti in difficoltà e il primo passo potrebbe essere la chiusura della cooperativa che lo affianca, il licenziamento dei propri dipendenti e l’impossibilità di garantire gli spazi entro i quali finora una decina di associazioni culturali e ambientali hanno po- tuto svolgere con frutto la propria attività in favore del territorio e della cittadinanza dal 1995 a oggi. «Non stiamo chiedendo denaro», precisano i volontari di Forte Carpenedo, «ma un rispetto e un riconoscimento che dia dignità al lavoro svolto dai volontari in tutti questi anni. Non meno grave sarà l’impossibilità di poter continuare a partecipare alle iniziative negli spazi del Forte per le migliaia di cittadini e centinaia di classi che in questi anni hanno seguito e sostenuto le nostre proposte e che sono state la nostra forza. Faremo di tutto perché questo non accada».
A spiegare meglio la situazione è il presidente della cooperativa, Francesco Cavallin: «Dal gennaio 2012 andiamo avanti con continui rinvii, ma siamo ormai allo stremo. Ci sono state varie questioni da affrontare, non ultima quella del nulla osta da parte del demanio militare che è ancora proprietario del forte, ma ora che il riferimento per noi è diventato l’assessore Alessandro Maggioni ci auguriamo che si possa giungere alla firma della convenzione al più presto. Abbiamo due partite Iva aperte ed essendo la cooperativa una onlus, senza convenzione non possiamo avere alcuna agevolazione. Ci sono venti volontari impegnati a Forte Carpenedo e cinque potenziali posti di lavoro anche per persone disabili. Delle due che erano già in servizio, una se n’è andata, e chiudere il forte significherebbe eliminare alcune preziose possibilità per dare risposte anche nel sociale. Tutti ci rimetterebbero».
Maggioni replica garantendo interesse e impegno: «Forte Carpenedo, così come tutto il campo trincerato mestrino, ha una valenza preziosissima per la città e non solo. È’ nostro interesse garantirne l’apertura e arriveremo al più presto alla firma della convenzione, ma stiamo affrontando ancora il fatto che è una struttura di proprietà del demanio militare. Non ci sono soldi neppure per le manutenzioni, ma faremo di tutto per tutelare questi forti e mantenere in vita il lavoro importantissimo dei volontari».
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