Convenzione, pronta la bozza Entro l’anno funerali low cost

Documento del Comune: le trenta imprese di terraferma e centro storico hanno un mese per aderire Ma le riserve sono molte. Cremazioni e sepolture a 1.500 euro, esclusi fiori, foto, lapidi e necrologie
Di Gianluca Codognato

Cremazioni e sepolture a meno di 1.500 euro. Quella che sembra un’offerta pubblicitaria di qualche impresa di onoranze funebre, dovrebbe diventare a Venezia una realtà “istituzionalizzata”. Il funerali low cost saranno “regolati” da una convenzione fra il Comune e le imprese di onoranze funebri che decidono di aderire, seguendo un documento che è ancora in “bozza”, ma che è in discussone da mesi, dopo esser stato proposto dall’ex assessore Gianfranco Bettin.

Le circa trenta imprese funebri della terraferma e del centro storico hanno un mese di tempo per aderire o per presentare le eventuali osservazioni o controproposte. Alla maggior parte di loro la “bozza”, così com’è, non piace e le riserve non mancano. Nei prossimi giorni, infatti, si ritroveranno per discutere della faccenda. Intanto, però, il documento ha ottenuto il parere favorevole di Avvocatura civica, Direzione commercio e Stato civile. Ora verrà sottoposto al commissario Vittorio Zappalorto che e già a conoscenza dell’iniziativa e non avrebbe mostrato contrarietà. Se la convenzione andrà in porto, i parenti delle persone decedute avranno l’opportunità di richiedere il funerale low cost, sapendo che i 1.500 euro non comprendono molte voci come, per esempio, fiori ed epigrafi.

I tempi. Con Gianfranco Bettin gli impresari funebri veneziani si sono ritrovati più volte: ora la bozza di convenzione è pronta ed è già giunta agli impresari stessi. Non restano che le possibili osservazioni, e ci saranno, nonché le firme di chi decide di aderire. A quel punto il Comune s’impegna a stilare (e a tenere aggiornato) un apposito elenco delle imprese convenzionate e a pubblicizzare l’iniziativa nel proprio sito istituzionale. Entro fine anno, dunque, i funerali low cost potrebbero essere realtà, proprio come in altri comuni come Padova, Milano e Piacenza.

La convenzione. Cosa prevede la convenzione? Prezzi calmierati per inumazione e cremazione, con un costo massimo di 1.500 euro. Nel caso dell’inumazione il funerale low cost comprende i servizi base: preparazione della salma, bara, rivestimenti interni, pratiche amministrative e trasporto. Sono esclusi addobbi floreali, tariffe dei servizi cimiteriali, epigrafi, lapidi, marmi, foto ricordo, santini, necrologie. Per la cremazione, la tariffa contempla i servizi dell’inumazione, escludendo dunque i costi specifici della cremazione stessa, come le spese di trasporto al forno crematorio.

Mugugni. Ora la parola passa alle imprese. Le riserve delle Iof veneziane partono intanto da una constatazione pratica: già qualcuno di loro propone funerali di questo tipo anche a prezzi inferiori: 1.400 euro. In più, dicono gli impresari funebri, alla fine tra tariffe cimiteriali, fiori, epigrafi, il costo lievita di molto. Si contesta inoltre l’imposizione di un prezzo minimo, che favorisce la formazione di “cartelli”. I titolari di Iof vogliono pure che sia specificato in modo chiaro cosa comprenda il funerale da 1.500 euro.

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