Convegno sulla Mafia del Brenta «Maniero racconti la sua verità»

Jesolo. Gli organizzatori replicano al pesante attacco dell’ex boss e confermano l’evento Il sindaco Zoggia: «C’è il rischio di emulazione tra i giovani, non so se parteciperò all’incontro»
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. Incontro sulla Mafia del Brenta al pala Arrex, l’intervento polemico di Felice Maniero scatena un terremoto a Jesolo e in Veneto. E già il sindaco, Valerio Zoggia, si riserva di partecipare dopo l’appassionata discussione accesa dall’ex boss, sotto nuova identità in un piccolo comune italiano. Il 30 gennaio non si escludono a questo punto sorprese, visto il clamore suscitato da Faccia d’angelo. Anche il cordone di sicurezza dovrà essere adeguato. Il convegno fa parte di un ciclo di incontri organizzati dall’associazione culturale “Ecrime”, cui sono stati commissionati gli eventi.

Gli organizzatori della mostra “Serial Killer”, dopo le critiche mosse dall’ex boss della Mala del Brenta fanno alcune precisazioni, riservandosi comunque di far replicare i relatori del convegno. Maniero se l’è presa in particolare con Monica Zornetta, ricordando i suoi libri scritti senza averlo mai visto né conosciuto. Restano estranei alla querelle gli altri relatori, il giornalista della “Nuova Venezia” Ugo Dinello con i colleghi Cinzia Tani e Fabio Sanvitale, e anche Antonio Palmosi, ex capo della Squadra Mobile veneziana.

«Ci pareva interessante», spiegano gli organizzatori, «offrire una rassegna di incontri altamente informativi, dedicati a fatti di sangue che hanno lasciato ferite aperte nell’opinione pubblica. Il prossimo incontro della rassegna il 27 febbraio e si intitolerà “Morte in Vaticano. Da Papa Luciani alla strage delle Guardie Svizzere”. Poi seguiranno “Unabomber Usa, Unabomber Veneto: tre killer senza pietà” del 19 marzo, e “Maso e Ludwig” il 16 aprile. Il tutto per aprire un dibattito su fatti sanguinosi che hanno segnato la storia e soprattutto per dare la possibilità ai protagonisti di queste dolorose vicende di dire la loro. Non capiamo a quali operazioni di sciacallaggio utilizzando la sua immagine si riferisca il signor Maniero», continuano, «visto che per partecipare a questo convegno i relatori percepiranno un mero rimborso spese che quasi giustifica la loro presenza a titolo gratuito e la mostra Serial Killer, all’orario di chiusura del convegno alle 18, avrà anch’essa chiuso i battenti dimostrando chiaramente la totale assenza di volontà di speculare direttamente sulla visibilità attratta dal convegno. Nessun profitto originato dall’incontro dunque, di nessun genere, tranne l’esigenza e il diritto di trattare in modo inedito argomenti scottanti che hanno segnato un’epoca, affrontandoli nel modo più rispettoso per quei fatti e per quei protagonisti».

«Chiariti doverosamente questi aspetti», concludono, «se per il signor Maniero ci saranno relatori poco informati sulla vicenda che lo riguarda all’incontro, perché non approfitta della linea telefonica che per tutti i convegni metteremo a disposizione dei protagonisti delle vicende? Avremo cura di fargli avere un recapito telefonico per mettersi in contatto in diretta e offrire al pubblico durante il convegno che trasmetteremo in streaming su Facebook, Twitter e sul portale internet della mostra Serial Killer».

L’atmosfera è già tesa e il sindaco Zoggia appare perplesso: «Molti sono interessati al convegno e all’argomento scottante che sicuramente è ancora molto attuale ed è parte della storia della nostra regione e dell’Italia. Certo, c’è anche chi è critico e teme che presentare in questo modo un personaggio come Maniero possa creare una forte e pericolosa emulazione tra i giovani. Sto riflettendo se partecipare o meno a questo incontro e lo deciderò nei prossimi giorni».

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