Controllo di vicinato e telecamere a Meolo
MEOLO. I meolesi plaudono alla brillante operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto dei tre autori (peraltro già condannati per direttissima) del doppio furto di domenica al Lady’s Bar e al bar-pizzeria Commercio. Ma a Meolo ci si interroga su cosa fare per la sicurezza. Il Comune ha in mente di avviare il Controllo di vicinato, il progetto che si sta già sperimentando a San Donà.
«Stiamo monitorando la situazione con i carabinieri e la polizia locale, che pattugliano continuamente il territorio», spiega il sindaco Loretta Aliprandi, «con i vigili abbiamo avuto già un incontro per valutare come potrebbe articolarsi un progetto che riguardi il controllo di vicinato. Il controllo del territorio partirebbe proprio da questa rete che si instaura tra cittadini e cittadini. Un rapporto di solidarietà che potrebbe nascere non solo rispetto al discorso della sicurezza, ma anche riguardo a un vivere solidale e di supporto tra tutte le persone che abitano in una comunità».
Aliprandi rivolge un plauso ai carabinieri e ricorda come, dagli incontri fatti con le forze dell’ordine, non siano emersi dati che indichino a Meolo un livello di criminalità superiore alla media. «Ma questo non significa che il territorio non sia da tenere continuamente controllato», conclude il sindaco.
Anche Forza Italia chiede di applicare il Controllo di vicinato. «Attraverso questo sistema si chiede alle famiglie aderenti di alzare il livello di attenzione su ciò che avviene nel quartiere, segnalato da appositi cartelli per avvertire a chiunque passi in zona che non resterà inosservato. Il territorio di Meolo», suggeriscono Filippo Mariuzzo e Simone Benedetti, «sarebbe già suddiviso in sei quartieri denominati “contrade” che costituirebbero i sei gruppi e dare inizio a un controllo attivo della singola contrada. Sollecitiamo l’amministrazione a farsi promotrice di questo progetto attraverso incontri di informazione». La Lista Basso esprime la solidarietà ai commercianti colpiti dai furti e ringrazia le forze dell’ordine. «L’intensificarsi degli episodi di microcriminalità richiede un intervento anche di misure di maggiore sicurezza sul territorio. Per questo», dicono dalla lista, «chiediamo ancora una volta al sindaco di considerare la nostra proposta di installare le telecamere nei punti sensibili».
Aliprandi fa sapere che il Comune ha valutato per il futuro l’opzione telecamere, «ma sono costosissime e in sé non risolutive perché il problema è di prevenzione».
Giovanni Monforte
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