Controllo del vicinato in città ora si entra nella fase operativa

Da ieri è iniziata l’installazione dei cartelli nella zona nord di Mestre e anche in una parte di Marghera Il consigliere delegato Gavagnin: «I lavori saranno conclusi domani». Cresce il numero di iscritti
Di Marta Artico

Arrivano i cartelli del controllo del vicinato. Ci siamo, la fase operativa del progetto del comune di Venezia portato avanti dal consigliere delegato Enrico Gavagnin e dai suoi collaboratori, è passato alla fase operativa. Ieri è iniziata l’installazione della segnaletica che indica le zone sottoposte al controllo del vicinato: il personale dei lavori pubblici coordinato dalla polizia municipale di Venezia, ha disseminato di cartelli la zona Nord di Mestre: via Pasqualigo, Braies, Ortisei, Pusteria, Canazei, e ancora la zona Sud Ovest di Marghera: Colombara, Zorzi, Ortolan, Picchioluto.

Non solo: i cittadini che partecipano al controllo del vicinato hanno installato da soli, mediante autorizzazione, una sorta di segnaletica da posizionare sulle reti e sui cancelli delle proprie abitazioni. Nella località di Prasecco, ad esempio, dove è molto attivo il gruppo di vicinato, ce ne sono già parecchi. «Ringrazio i colleghi della polizia locale», ha commentato il consigliere comunale Gavagnin, «per la preziosa collaborazione prestata nel seguire per buona parte della giornata l’impresa di segnaletica, i lavori saranno ripresi e completati alla volta di domani». Un fenomeno, quello dei gruppi del vicinato, che sta assumendo delle proporzioni ragguardevoli e uniche. Quasi 2mila persone coinvolte, comuni e amministrazioni italiane che chiedono consulenza.

Durante l’incontro di Marghera-Catene, qualche giorno fa, hanno partecipato in 300, l’altro ieri sera in via Palazzo, una riunione tecnica, nei prossimi giorni l’avvio al Lido. «Adesso», aggiunge Gavagnin, «siamo partiti con il corso di formazione dei coordinatori, passo passo toccheremo tutti i punti del protocollo d’intesa. In una prima fase ho chiesto i cartelli, poi ci penserà il comando della polizia municipale». I corsi informativi e formativi sono di competenza della prefettura, ma sono stati costruiti e messi in piedi dal consigliere delegato. «Nei corsi formativi ci si concentrerà sulla comunicazione dei gruppi, il coordinamento con la sala operativa, con le forze dell’ordine. Le persone devono anche capire che se non vedono l’auto della polizia sotto casa, è perché stanno lavorando alla segnalazione che arriva direttamente dagli abitanti».

Il 24 gennaio il controllo del vicinato sbarcherà al Lido, per far crescere la rete anche nell’isola. Gavagnin è un poliziotto ricercatore, specializzato in teoria dello stato e delle istituzioni politiche: ha messo a fuoco, grazie ai suoi studi, come si formano i gruppi di protesta, ha applicato formule matematiche ai gruppi del vicinato e creato un sistema che oggi è l’unico in Italia messo in piedi in una grande città.

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