Controlli di vicinato, formula ok Prove tecniche al Terraglio

Partecipata assemblea per formare un gruppo in zona e aiutare le forze dell’ordine nel contrasto alla microcriminalità. Il comandante Agostini: «Le segnalazioni sono fondamentali per noi»
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Mestre, Centro Civico, via Terraglio 43/ Assemblea pubblica sul Controllo di Vicinato. Nella foto: Marinella Pasquali, Presidente dell'Associazione Terraglio&dintorni
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Mestre, Centro Civico, via Terraglio 43/ Assemblea pubblica sul Controllo di Vicinato. Nella foto: Marinella Pasquali, Presidente dell'Associazione Terraglio&dintorni

Contro l’incertezza e la paura, per restituire un senso di sicurezza ai residenti, la soluzione passa proprio per la mobilitazione degli stessi cittadini, almeno secondo il programma dell’associazione Controllo di vicinato, che mercoledì ha illustrato le sue proposte al centro civico di via Terraglio nel corso di un’assemblea pubblica alla quale hanno partecipato circa 50 cittadini. L’incontro si è aperto con la consegna di un pieghevole dov’era stampata una prima manciata di consigli per rendere i quartieri e le singole abitazioni più sicure: dall’importanza di chiudere contanti e preziosi in cassaforte fino all’accortezza di evitare la diffusione di informazioni sensibili online, ad esempio pubblicando sui social network gli spostamenti capaci di suggerire ad eventuali malintenzionati lunghi periodi di assenza da casa.

L’assemblea, presieduta dalla numero uno del CdV, Marinella Pasquali, ha visto inizialmente gli interventi di Ivan Moro, referente di zona del gruppo, e di Davide Scarpa, responsabile per le aree di Venezia, Padova e Treviso, che hanno illustrato la storia e le finalità del controllo di vicinato, partendo da una frase del giudice Giovanni Falcone che invitava all’azione. Il microfono è poi passato in mano a Marco Agostini, comandante della polizia municipale veneziana, a sua volta presente e pronto a sostenere il piano del gruppo: «Segnalazioni pesate e certificate, non i soliti “al lupo al lupo”: per noi delle forze dell’ordine sono fondamentali. Il nostro è un territorio perfetto per i delinquenti professionisti: le città sono ben collegate, da una qualsiasi periferia si snodano almeno cinque o sei percorsi di fuga e in appena un’ora si è al di là del confine nazionale; una fitta maglia di cittadini attenti e attivi, però, può rendere più sicure anche le nostre strade, si pensi a quanto già fanno le telecamere piazzate in tutte le città».

Il sostegno dell’amministrazione comunale è stato ribadito anche dalla consigliera di Ca’ Farsetti Maika Canton, che non solo ha ricordato come Venezia, assieme ad altri 17 Comuni dell’area metropolitana, abbia già firmato uno specifico protocollo d’intesa per favorire simili iniziative, ma ha anche invitato tutti a mettersi in gioco: «Il sindaco Brugnaro crede molto in queste soluzioni», ha ripetuto Canton, «tanto che il controllo di vicinato era anche uno dei punti forti della sua campagna elettorale. Perché diventi realtà, però, serve l’impegno di tutti».

Proprio per questo, al termine dell'assemblea, i responsabili di CdV hanno raccolto nominativi e disponibilità dei presenti: nelle prossime settimane, poi, provvederanno ad organizzare i gruppi per ciascun quartiere, a formare i referenti e a preparare i cartelli da esporre per le strade.

Giacomo Costa

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