Controlli di vicinato anche in centro storico

Martedì riunione ai Calegheri promossa dal consigliere Gavagnin: «Utile per segnalare criticità»

Anche a Venezia partiranno - come in terraferma - i controlli di vicinato. Il consigliere delegato per la sicurezza Enrico Gavagnin - che si sta occupando del progetto fortemente voluto dal sindaco Luigi Brugnaro - ha convocato per martedì prossimo una riunione alla Scoleta dei Calegheri, messa a disposizione dalla Municipalità veneziani per una riunione con i principali Comitati veneziani, da quello di Santa Margherita a quello di Rialto, a quello di via Garibaldi, per l’avvio del progetto sul territorio.

Scettico il presidente della Municipalità veneziana Giovanni Andrea Martini: «Ospitiamo l’iniziativa, come facciamo sempre, ma personalmente credo che più che i controlli dei cittadini, serva una città viva, che è la migliore garanzia anche per la sua sicurezza». Diversa invece la convinzione di Gavagnin.

«I controlli di vicinato non servono tanto per i problemi di sicurezza» spiega «ma sono un termometro sociale per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Dagli incontri preparatori che abbiamo fatto, i problemi dei veneziani sono molto diversi da quelli dei mestrini. Al di là di isolati episodi di delinquenza, qui le criticità sottolineata sono piuttosto la presenza diffusa delle pantegane, o le barche di ferro che sbattono contro i ponti e le rive e le disgregano, o ancora il noto ondoso provocato da chi viaggia in barca troppo veloce. In più c’è la presenza in città di 27 milioni di turisti, che rende tutto più complicato. Si è già attivato il gruppo creato dalla consigliera comunale della Lista Brugnaro Francesca Rogliani e l’obiettivo, anche attraverso i Comitati, è di individuare poi dei coordinatori che costituiscano dei gruppi What’s App che siano in costante contatto e che possano poi rivolgersi in caso di necessità al numero dedicato messo a disposizione dalla polizia municipale per le segnalazioni». Un lavoro, secondo Gavagnin, utile e proficuo.

«A Mestre i gruppi per i controlli di vicinato sono passati in sei mesi da circa 800 a circa 2 mila componenti, grazie agli incontri informativi da me condotti, anche se la struttura che ho a disposizione è solo di una segretaria part-time. A Venezia sarà certamente più difficile, ma l’esperienza che stiamo conducendo comincia a interessare anche fuori, visto che in questi giorni sono stato convocato a Roma dalla Commissione parlamentare che si occupa del degrado urbano, proprio per riferire dell’esperienza che stiamo conducendo qui e che è importante» lo sottolineo ancora «più sul piano sociale che della sicurezza».(e.t.)

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