Controlli di velocità in laguna. Arrivano i velox fissi nei canali come sulle strade

Via libera in Parlamento all’ordine del giorno presentato da Nicola Pellicani (Pd). Possibili i controlli fotografici sulla velocità delle imbarcazioni senza la presenza di agenti della polizia locale

VENEZIA. Nel corso dell'approvazione del Decreto infrastrutture è stato dato il via libera anche all'ordine del giorno di cui è firmatario il deputato Pd Nicola Pellicani per consentire l'installazione di dispositivi per accertare le violazioni dei limiti di velocità dei mezzi in laguna di Venezia. Lo rende noto lo stesso parlamentare sottolineando che "in sostanza impegna lo Stato ad installare in laguna i 'velox', come avviene sulla strada, per multare chi sfreccia in laguna".

"Indietro non si torna l'ordine del giorno rappresenta un impegno atteso da tempo che finalmente nero su bianco, scritto su un atto parlamentare al quale il governo non può sottrarsi», dichiara l'esponente dem.

«Il decreto Infrastrutture comprende importanti misure per la città di Venezia, in particolare in relazione alla nomina dei vertici dell'Autorità per la laguna, rinominata Nuovo Magistrato alle Acque, come avevo proposto fin dall'inizio, nel 2020, recuperando la denominazione della più antica istituzione veneziana; prevede inoltre la possibilità di estendere gli approdi provvisori per le Grandi Navi a Chioggia e nelle more del Piano Morfologico, recentemente bocciato ancora una volta dalla commissione Via-Vas , consentir all'Autorità Portuale di compiere gli interventi necessari per garantire la navigabilità e quindi l'operatività del porto, nonché le opere di manutenzione del Mose alle bocche di porto».

Il provvedimento non prevedeva nulla invece, precisa, per contrastare il moto ondoso e per la regolamentazione dei limiti di velocità in laguna.

«Per la prima volta c'è un impegno formale davanti al Parlamento a prevedere l'accertamento delle violazioni riguardanti l'osservanza dei limiti di velocità; gli organi competenti possono utilizzare o installare dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza dell'osservanza dei limiti di velocità, compresi quelli per il calcolo della velocità media tratti determinati, purché omologati, anche senza la presenza degli agenti preposti».

Si prevede quindi «che la violazione sia possa essere documentata con sistemi fotografici, ripresa video o dispositivi analoghi che consentano di accertare anche in tempi successivi, la violazione dei limiti di velocità», conclude Pellicani.

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