Controlli con il telelaser «Basso il limite di 30 orari»
Controlli con il telelaser, scoppia la psicosi. In centro, nuovi appostamenti della polizia locale per il controllo della velocità nella zona 30. Gli automobilisti lanciano un appello all’amministrazione comunale: «Tarate gli apparati con una certa elasticità». La speranza è che i telelaser puniscano solo chi oltrepassa i 40 orari e non strettamente i 30 (ma ci sono comunque i 5 di tolleranza per legge), velocità difficile da mantenere non solo in centro, ma anche sulle strade sotto gli argini e vicino alle scuole.
Migliora intanto la situazione del traffico. «Abbiamo rilevato dei progressi», dice il sindaco, Andrea Cereser, «in via Jesolo, dove solo la sera c’è un po’ di traffico congestionato, mentre le condizioni sono complessivamente migliorate. Il traffico si sta assestando e ci saranno altri correttivi se necessari nel corso del monitoraggio dopo la pedonalizzazione». I controlli della polizia locale proseguiranno, anche perché la velocità moderata in città è fondamentale per la sicurezza». La zona 30 riguarderà tutta l’area adagiata sul Piave e compresa tra le vie Firenze, Sabbioni, Verona, Dante Alighieri, Vicolo Nuovo, Nazario Sauro, Zane, Eraclea, Battisti, Corso Trentin, Aquileia e Roma. L’istituzione della zona 30 ha lo scopo di favorire la vivibilità del centro, rendendolo da una parte meno rumoroso per i residenti, evitando frenate e accelerazioni brusche.
Tra gli interventi, sono già stati allungati i tempi semaforici dell’impianto all’incrocio tra via Eraclea e via 28 aprile per favorire lo scorrimento lungo la direttrice principale di traffico, verso l’ospedale. All’altro incrocio tra via Eraclea e via Lungopiave inferiore è stato deciso di effettuare un sopralluogo insieme ai tecnici dell’Atvo e la comandante dei vigili Danila Sellan per valutare se l’ipotesi di una rotonda compatibile con il passaggio degli autobus. Prosegue il monitoraggio dell’incrocio tra via Aquileia e corso Trentin.
«L’idea di un centro a senso unico portata avanti dall’associazione commercianti», dice il giovane urbanista sandonatese Enrico Michelino, che ha effettuato degli studi, «è, a mio avviso, insensata, con una costante fila di veicoli in centro. Bisogna estirpare dalla mente il contorto ragionamento per cui pedonalizzazione significa crisi, morte del centro, chiusura. Diversamente, con o senza pedonalizzazione, il centro è destinato a soccombere. Bisogna arrivare a un centro pedonale a misura d’uomo. Spero che corso Trentin sia solo il primo passo di un disegno molto più ampio che dovrebbe comprendere anche via Tredici Martiri, pedonale per tutta la piazzetta di fianco al Duomo e strada-parcheggio fino a via Bonifica, e l’intera via Ancillotto, pedonale fino al Teatro e strada-parcheggio fino alla rotonda».
Giovanni Cagnassi
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