Controlli anti abusivismo insulti all’arrivo dei vigili
JESOLO. «Il Comune di Jesolo non può fornire tutela all'illegalità e ha invece il dovere di difendere dalla concorrenza inaccettabile dell'abusivismo le attività commerciali che lavorano nel rispetto delle leggi». È l'unica valutazione che si sente di fare il sindaco Zoggia alla vigilia di una conferenza stampa congiunta tra polizia locale e carabinieri per presentare i particolari dell'operazione che ha portato all'arresto di un cittadino senegalese in occasione di un controllo a bordo di un mezzo di linea con il conseguente sequestro di merce contraffatta nell'ambito dell'attività contro il commercio ambulante abusivo. Un’operazione che ha ieri scatenato la reazione degli ambulanti abusivi. Verso le 17 sulle spiagge antistanti piazza Milano e piazza Torino gli ambulanti si sono coalizzati reagendo con insulti all’arrivo degli agenti della polizia locale per i controlli di routine. Momenti di tensione e nulla più. Intano oggi alle 11 carabinieri e agenti della polizia locale chiariranno i particolari del blitz sul bus degli abusivi che ha portato all’arresto di un senegalese.
«Gli abusivi violano completamente tutte le norme fiscali, tributarie e sanitarie», ha commentato il sindaco «ed alcune volte non rispettano neppure il profilo penale e mancano persino del permesso di soggiorno che ne permetterebbe la presenza nelle nostre città. Ma sulla dinamica di questo episodio preferisco che siano le autorità di pubblica sicurezza ad esprimersi». "Il modo per fermare la domanda c’è», rileva il coordinatore di Sinistra, Rodolfo Murador ,«si deve colpire il cliente. Che senso ha dunque un'operazione effettuata in un bus? Disagio per le persone, livello di pericolosità per tutti altissimo. Non era meglio infiltrare due vigili in borghese dotati di telefonino e aspettare gli abusivi in stazione, lasciando in pace i passeggeri?». «Sbaglia il sindaco», attacca Murador, «a dare di Jesolo un’ immagine da Far West. La lotta ad ogni tipo di abuso commerciale non può diventare un’azione in cui prima o poi qualcuno si fa male sul serio».
«Gli uomini in divisa hanno fatto il loro lavoro ed ai contusi vanno i nostri auguri di pronta guarigione», commenta Salvatore Esposito di Sel, «la magistratura ora provvederà secondo legge. Accusiamo però la piena incapacità di questa giunta di gestire il problema, trasformando un fatto sociale in problema di ordine pubblico. Cosa sarebbe successo se qualche cardiopatico o qualche donna gestante si fosse trovata su quel bus? Pretendiamo che si affronti il problema in modo politico non demandando solo alle forze ell'ordine. Che fine hanno fatto i buoni propositi di discutere con le organizzazioni degli immigrati e con il console del Senegal a Firenze ? Un po’ di presenze in meno sul video per gli amministratori ed un po' di confronto in più con altre realtà».
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