Controlli all’hotel Capo Est dopo le proteste dei clienti

Sottomarina. Famiglia contesta la stanza e chiede il rimborso della cifra pagata Al diniego della proprietà arrivano i carabinieri, la polizia locale e l’ufficio igiene 
Lorenzo Porcile/Via Cristofoto Colombo, Sottomarina / blitz di polizia e caribinieri all'Hotel Capo Est
Lorenzo Porcile/Via Cristofoto Colombo, Sottomarina / blitz di polizia e caribinieri all'Hotel Capo Est

CHIOGGIA. Avevano scelto di passare qualche giorno di vacanza sulla spiaggia di Sottomarina e quindi si erano affidati ad internet per la prenotazione in hotel.

Così, dopo alcune consultazioni sul web, la scelta è caduta sull’Hotel Capo Est di Sottomarina, in zona strategica, veramente a due passi dal mare. Felici per la scelta effettuata avevano prenotato la loro vacanza inviando un bonifico bancario a copertura dell’intero costo del soggiorno. Una volta però arrivati sul posto e preso possesso della camera, l’amara sorpresa: lo standard qualitativo della stanza non era, secondo i clienti, all’altezza dei canoni apparsi su internet. A quel punto, raggiunta nuovamente la reception, è stato chiesto ai proprietari dell’albergo il rimborso della cifra già versata in anticipo. Ma di restituire la somma versata i titolari dell’hotel proprio non ne volevano sapere e quindi tra proprietari ed ospiti ne è nata una discussione piuttosto accesa, tanto che sono stati chiamati i carabinieri che, dalla vicina caserma, sono giunti in via Cristoforo Colombo.

I militari dell’Arma hanno trovato gli animi piuttosto agitati tra i contendenti e, di fronte all’ennesimo rifiuto di rimborso della cifra bonificata, è stata chiesta una ispezione dell’hotel dal punto di vista igienico-sanitario, cosa tra l’altro non nuova nei confronti di questa struttura, già incappata più volte in problemi di questo genere, tanto che lo scorso anno all’albergo, su ordinanza del Comune di Chioggia, venne addirittura imposta la chiusura in pieno agosto.

Su segnalazione dei carabinieri sono quindi arrivati al Capo Est gli ispettori della Usl 3 Serenissima e gli agenti di polizia locale che dovranno decidere la sanzione amministrativa. Gli ispettori, di quello che una volta si chiamava ufficio igiene, hanno controllato lo stato di pulizia delle camere e dei servizi igienici, quindi sono state poi ispezionate anche le cucine, ugualmente oggetto in passato di sanzioni amministrative e di ordini di chiusura.

Per il momento ancora non si conoscono gli esiti dei controlli ma volta le carenze di tipo igienico-sanitario possano nuovamente mettere nei guai i proprietari della struttura, che adesso rischiano, nel migliore dei casi, una sanzione amministrativa e nella peggiore delle ipotesi la chiusura dell’albergo proprioall’inizio della stagione turistica.

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