Contributi volontari, il caso in procura
Dalla polemica alla formale denuncia. Da ieri, a occuparsi dei contributi scolastici volontari - ma secondo alcuni studenti dei corsi serali l’iscrizione sarebbe stata vincolata al loro pagamento - è la guardia di finanza veneziana, che avrebbe già spedito gli atti in procura. Ieri mattina Mauro Quintavalle e Carolina Santoro, compagni di classe dei corsi serali dell’istituto tecnico Luzzatti-Gramsci, con sede alla Gazzera, hanno infatti formalizzato la denuncia al I gruppo della guardia di finanza negli uffici di via Forte Marghera uno. Un esposto corredato dalle firme di altri 27 studenti nel quale si chiede di fare chiarezza su come la scuola abbia a loro dire fatto pressione per ottenere il contributo scolastico, facendo passare l’idea che fosse obbligatorio ai fini dell’iscrizione e non invece volontario, come invece dovrebbe essere, per implementare i laboratori didattici. La denuncia è composta di due esposti e quattro allegati, e cioè i contributi volontari versati - 110 euro quest’anno - da parte degli studenti nel corso degli ultimi anni, la circolare relativa a tasse e contributi scolastici emessa dal Miur, la domanda di iscrizione alla scuola superiore e la circolare numero 246 del 20 gennaio scorso, emessa dall’istituto Luzzatti.Quest’ultima è la nota circolare con la quale l’istituto spiegava: «Il modulo va compilato in ogni sua parte e restituito in segreteria didattica entro il 6 febbraio 2017, allegando ricevuta del versamento del contributo e delle tasse erariali ove previste». Dopo la protesta di alcuni studenti e l’intervento dell’Ufficio scolastico provinciale - al quale alcuni di loro si erano rivolti - il 7 aprile fu pubblicata una nuova circolare, in sostituzione di quella di gennaio, nella quale si spiegava che il pagamento avrebbe riguardato un «eventuale contributo volontario».
Un sostanziale malinteso, secondo la scuola. «Un malinteso nato dall’interpretazione della circolare che poi abbiamo corretto. Il contributo è volontario», aveva spiegato nei giorni scorsi alla Nuova Venezia la dirigente scolastica, Marisa Zanon, «l’ho ribadito anche agli studenti, e nessuno è stato lasciato a casa perché non aveva pagato». I firmatari dell’esposto sostengono che «da almeno tre anni l’istituto Luzzatti di Mestre vincola l’iscrizione al pagamento del contributo volontario» e chiedono, si legge nelle carte, «che venga avviata un’inchiesta che accerti come sono andate le cose relativamente al versamento del contributo volontario nella presentazione della domanda di iscrizione per gli anni 2014-15, 2015-16 e 2016-17».
I firmatari dell’esposto chiedono anche di verificare «quale fondamento abbia la gradazione del versamento del contributo con la richiesta dell’Isee» e di estendere le verifiche ai comportamenti dei vertici degli uffici scolastici provinciali e regionali «che nonostante le nostre richieste e segnalazioni non hanno ritenuto di intervenire».
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