Contratto integrativo a rischio in Comune Allarme dei sindacati

San Donà. Cgil e Uil chiedono l’intervento della nuova giunta «Pronti al dialogo, basta con le imposizioni autoritarie»
FGAVAGNIN COLUCCI SAN DONA PIAZZA INDIPENDENZA
FGAVAGNIN COLUCCI SAN DONA PIAZZA INDIPENDENZA

Salario accessorio a rischio, i sindacati denunciano l'ennesima tensione per i dipendenti comunali che non trovano pace dopo gli anni di scontri sul modo in cui erano stati distribuiti i soldi della produttività nei salari e il terrore di doverli restituire. Le segreterie di Cgil e Uil, con Franca Vanto e Mario Ragno, sono già pronte a chiedere un intervento della nuova amministrazione comunale in fase di insediamento concentrandosi sulle firme dei contratti.

I dipendenti del Comune dovranno, infatti, aspettare la nuova giunta per arrivare a un accordo sul contratto integrativo aziendale che è il pilastro del rapporto di lavoro. «L'amministrazione uscente», spiegano i sindacalisti di Cgil e Uil, «ha approvato e applicato in maniera unilaterale il contratto decentrato integrativo. Tutto quello che è stato il contributo alla discussione delle organizzazioni sindacali e Rsu è stato cancellato con un colpo di spugna. La decorrenza del nuovo contratto, abbiamo sostenuto da subito, doveva essere dall'1 gennaio 2013».

I sindacati hanno rilevato l'opportunità di non creare interruzioni tra i contratti. Un modo per dare continuità a tutte le indennità e così non creare quella vacanza contrattuale che di conseguenza porterebbe al congelamento del salario accessorio. «Assistiamo in questi giorni al fatto che l'amministrazione ha proceduto agli incarichi per le varie responsabilità», aggiungono, «facendoli partire dall'1 giugno 2013. E per i sei mesi precedenti cosa succede?Da gennaio a giugno i dipendenti sono rimasti congelati o hanno lavorato? In un momento così difficile, con il blocco dei contratti, perdere quella parte del salario accessorio non è positivo. Noi riteniamo che le forzature o, peggio, le imposizioni autoritarie senza tenere in considerazione le ricadute sulle condizioni di vita e di lavoro di coloro che devono essere protagonisti del cambiamento oltre che ingiuste si dimostrano sempre inefficaci. Nei prossimi giorni ci sarà una nuova amministrazione», concludono, «e speriamo che sia aperta a un confronto costruttivo su tutte le scelte che stanno investendo il sistema pubblico e i Comuni del nostro territorio».

Giovanni Cagnassi

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