Contapersone a Venezia, i sensori dall’autunno

Sperimentazione conclusa a spese di sei aziende e bando entro giugno. Accordo con Trenitalia e autostrade

VENEZIA. Contare i turisti e seguire i loro spostamenti. La prima fase del progetto sul controllo dei flussi, promesso dal Comune all’Unesco, è quasi pronta. Concluse ieri le sperimentazioni sulle tecnologie da adottare, adesso Comune e Venis pubblicheranno entro giugno il bando per affidare la gestione del sistema.

«Entro ottobre i sensori saranno funzionanti», dice il presidente della società informatica Paolo Bettio, «nel giugno 2019 tutto il sistema compresa la control room sarà operativo». I finanziamenti sono arrivati con i soldi del patto per Venezia (10 milioni) e con i finanziamenti del progetto europeo Pon.



Contapersone. Si è conclusa in queste ore la sperimentazione con la tecnologia Telecom per le celle telefoniche e con le telecamere. I luoghi scelti per le prove sono il Papadopoli, la Ferrovia, la riva della Cornoldi, dove approdano i lancioni turistici, piazza San Marco, la Strada Nuova, il Tronchetto.

Sei aziende hanno avviato la sperimentazione a loro spese. Nei prossimi giorni i tecnici di Venis stileranno la loro relazione finale. Sulla base di questa sarà pubblicato il capitolato d’appalto, per mettere a gara il servizio.

Control room. Il cuore del sistema sarà la cosiddetta control room, la centrale operativa gestita dai vigili urbani nella nuova sede del Tronchetto. «Lo scopo», spiega Bettio, «è quello di verificare con un certo anticipo, attraverso le tecnologie e i sensori, dove la massa si sta dirigendo. Per prendere provvedimenti adeguati, non esclusi i sensi unici e la chiusura dei ponti».

Treni. La parte sulle persone in città andrà integrata con i dati sugli arrivi messi a disposizione dalle Ferrovie. C’è una generica intesa con Trenitalia. Ma il Comune intende presto tornare alla carica. La gran parte degli arrivi non controllabili è oggi quella delle persone che scelgono il treno. Con offerte speciali nei weekend. Sbarcano centinaia di persone insieme, mettendo a dura prova anche la tenuta del sistema di trasporto acqueo.

Auto. In programma anche un accordo con la società autostrade, per monitorare gli arrivi con mezzi privati, già in corso quello con Avm, che fornisce i dati dei parcheggi e dei garage comunali

Dati telefonici. Altro punto fondamentale sarà integrare i dati con quelli forniti dalle aziende di telefonia, anche in rapporto alle medie dei mesi precedenti.

Primato nazionale. «Tutto è in evoluzione, ci rendiamo conto della situazione, ma queste cose non si risolvono in pochi giorni», dice Bettio, «ci resta la soddisfazione di essere un caso pilota in Italia. Nessuno ha fatto questo. E lo capisci quando vengono a intervistarci giornali e tv straniere».

La pressione. Basterà questo lavoro ad arginare la pressione turistica che rischia di “consumare” la città storica e stravolgerne le funzioni? Due anni fa l’Unesco ha inviato un ultimatum al governo e all’Amministrazione. Chiedendo di attuare provvedimenti a tutela della città, pena la sua esclusione dall’elenco dei siti Unesco Patrimonio dell’Umanità. «Stiamo mettendo in atto quanto concordato con l’Unesco», dice il sindaco Luigi Brugnaro, «sarà poco, ma prima non si era fatto nulla».

Quanti sono. Sciolte le istituzioni si occupavano di contare turisti e dinamiche sociali legate al turismo come il Coses e l’Apt, adesso il numero annuo dei visitatori può essere soltanto stimato, vicino ai 30 milioni. I contapersone ora dovranno fornire dati più precisi sugli arrivi e le presenze.

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