Consulenze esterne giunta sotto accusa per le troppe spese
Consulenze a studi esterni, nuovo attacco delle opposizioni con Anna Maria Babbo di Scegli Civica. Il consigliere di minoranza ha passato al setaccio i compensi per gli studi. Anna Maria Babbo è come sempre molto precisa nelle sue ricerche. «Pensavamo che le poche risorse presenti nelle casse comunali», attacca, «il persistere della pesante crisi economica ancora ben lontana dall’essere veramente superata, le ristrettezze economiche in cui versano tanti nostri concittadini , avessero indotto la giunta a spendere i soldi dei cittadini in modo oculato e parsimonioso. Ci sbagliavamo, è tutto un succedersi di sperperi ad iniziare dall’affidamento di studi di fattibilità assegnati a uffici esterni, a esempio seimila euro per uno studio sullo stato dei pini di Viale Primavera e Via Rorato, 25.000 per uno sulle modalità di erogazione dei Servizi Sociali, 24.741,60 per uno studio di fattibilità per il miglioramento e potenziamento della mobilità ciclistica sostenibile in tutto il territorio comunale, 17.000 circa per un primo studio sulla pedonalizzazione di corso Silvio Trentin. E che dire della Determinazione 23 del 21.01.2016 con oggetto: “Riqualificazione urbana del centro del Capoluogo in Corso Silvio Trentin, Via Ancillotto e in un tratto di Via Jesolo, affidato allo Studio Bplan dell’architetto Marco Bottosso per un importo di 43.665,19 euro più oneri vari , complessivamente 55.402,40». Ha presentato l’interrogazione in cui chiede maggiori dettagli e se fosse possibile utilizzare risorse interne.
Ma le risponde per le rime il vice sindaco Luigi Trevisiol: «Faccia i conti su quanto lei ci costa tra fotocopie, documenti e personale che deve starle dietro per le sue interrogazioni». Il sindaco, Andrea Cereser, aveva ricordato che l’affidamento dello studio per la progettazione sul corso pedonale era già con un ribasso del 50 per cento e quindi un consistente risparmio.
Trevisiol punta il dito contro la Babbo: «Sono tutti studi importanti e selezionati con oculatezza per il massimo risparmio e il bene della città. Babbo dovrebbe pensare a non fare solo il gendarme e a fare delle proposte per la città. Intanto si chieda quanto costa al Comune e ai cittadini la sua continua richiesta di fotocopie, documenti, personale che la assiste per le sue interrogazioni».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia