Consorzio unico delle spiagge

Jesolo si prepara così a superare la direttiva Bolkestein seguendo l’esempio vincente di Bibione
DE POLO - DINO TOMMASELLA- JESOLO LIDO - VEDUTE DELLA GENTE IN SPIAGGIA DA TERRA E DALL'ALTO
DE POLO - DINO TOMMASELLA- JESOLO LIDO - VEDUTE DELLA GENTE IN SPIAGGIA DA TERRA E DALL'ALTO

JESOLO. Un unico consorzio di gestione delle spiagge per superare la direttiva Bolkestein e le future assegnazioni tramite asta per le concessioni demaniali. L’imprenditoria balneare si attrezza e il presidente di Federconsorzi, Renato Cattai, è già al lavoro ascoltando le varie istanze di chi lavora in questo settore. Il modello di concessionario unico è simile a quello di Bibione, con la Bibione Spiagge, 51 per cento Comune e 49 privati. La differenza sarà che a Jesolo sarà tutto privato. Un gruppo è stato incaricato dello studio partendo comunque dall’esempio di Bibione.

I numeri della spiaggia sono importanti per l’economia jesolana. 30 consorzi di gestione, dai 400 ai 500 dipendenti in piena stagione estiva, quasi 50 mila ombrelloni su 15 chilometri di arenile per i 6 milioni di presenze in una città che vanta 30 mila attività commerciali e imprenditoriali di ogni genere. «Stiamo lavorando per un unico soggetto di gestione», spiega il presidente Cattai, «pur preservando le varie identità consolidate in decenni di attività sulle spiagge. Nella sostanza non cambierà quasi nulla, ma nella forma sì, con la possibilità di contare di più quando le concessioni saranno assegnate con le aste secondo i dettami della direttiva Bolkestein. Ora però dobbiamo vedere anche cosa deciderà il Governo a quali saranno i paletti».

La legittima paura è che quando le proroghe saranno finite, nel 2020 o quando sarà, si possano fare avanti grandi gruppi, catene italiane o straniere, a prendersi le spiagge di Jesolo le cui concessioni sono sempre state assegnate automaticamente, in barba alla concorrenza voluta dalla UE.

Le concessioni demaniali sono un argomento che Christofer De Zotti di Jesolo Bene Comune, candidato a sindaco, sta seguendo costantemente. «L’obiettivo del Comune da qui ai prossimi anni dovrà essere quello di salvaguardare l’offerta turistica di Jesolo», premette, «ma se rinnovo dovrà essere dobbiamo essere pronti a coglierlo a favore del nostro comparto. L’amministrazione comunale dovrà assumere un ruolo importante e soprattutto capire già, essendo realisti, che cosa poter fare in futuro. Noi siamo sempre stati contrari all’applicazione della Bolkestein alle concessioni demaniali, ma se davvero sarà necessario passare attraverso dei bandi di gara, il ruolo del Comune sarà quello di attuarli. Partendo però sempre da un presupposto, quello di tutelare l’offerta turistica vincente di Jesolo. Non dobbiamo essere impreparati».

Giovanni Cagnassi

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