Consorzi divisi, vincono gli albergatori

La nuova sigla “Lidi di Chioggia” si accredita in Regione per partecipare ai bandi sul turismo che valgono 40 milioni di euro
Di Elisabetta B. Anzoletti

CHIOGGIA. Guerra tra consorzi di promozione, vincono gli albergatori. Nel giorno in cui ConChioggiaSì lancia l’ultimo appello perché gli albergatori aderiscano per avere i numeri richiesti dalla Regione per accreditarsi e accedere ai fondi per la promozione, si presenta il nuovo consorzio Lidi di Chioggia (Asa, Locatori, Confesercenti, Ascot, Aoti) che ha già i numeri per ottenere l’accreditamento e partecipare ai bandi dal prossimo febbraio.

Le due notizie sono state rese pubbliche ieri, a un’ora di distanza. Da un paio di anni ConChioggiaSì sta cercando di recuperare soci tra gli albergatori per poter rispondere ai requisiti sanciti dalla Legge regionale sul turismo 11 del 2013 che prevede che tra i soci ci sia almeno il 60% di titolari di attività ricettive (alberghi, campeggi e residence accreditati). Due mesi fa mancavano all’appello 12 soci, ora ne mancano 6. «Le porte sono aperte», spiega il presidente di ConChioggiaSì, Marino Masiero, «abbiamo cercato formalmente e informalmente contatti con i singoli albergatori e con il presidente. Siamo convinti che sedendoci attorno a un tavolo si possano trovare delle strategie comuni per mantenere in vita il consorzio e continuare a lavorare per far crescere questa città. Con le divisioni non si va da nessuna parte. Abbiamo il programma pronto da tempo , ci mancano solo i numeri per poter ottenere l’accreditamento e accedere ai bandi. Senza riscontri, veloci, siamo destinati alla chiusura».

E la strada sembra inevitabilmente questa perché gli albergatori, a maggioranza, hanno deciso di aderire a un nuovo consorzio di promozione, Lidi di Chioggia, che ha già i numeri per presentarsi in Regione e per partecipare ai bandi che mettono a disposizione importanti risorse (il Piano del turismo per il 2016-2020 metterà sul piatto 40 milioni di euro). Da mesi, su iniziativa dell’Associazione albergatori (Asa), è nato e cresciuto il progetto del nuovo consorzio che per la prima volta guarda a sud, cercando collaborazioni con l’area del Delta del Po e del Polesine.

«Chioggia ha una posizione baricentrica invidiabile», sottolinea il presidente Asa, Giuliano Boscolo Cegion, «con l’area sud ci sono affinità naturali e ampi margini di sinergie. Non possiamo pensare di competere nel mercato internazionale da soli. Il nuovo ponte sul Brenta e la viabilità di corollario ci aiuteranno a sviluppare questa apertura a sud. Al nostro progetto, di ampio respiro, hanno aderito importanti sigle della città e questo ci fa capire che si può fare squadra e lavorare insieme, noi non escludiamo nessuno, ci si potrà aggiungere anche in futuro». I numeri per partire già ci sono: 450 soci iscritti, 63 imprese del ricettivo (ne bastano 49 per il riconoscimento regionale), 64 concessionari delle spiagge. Il nuovo consorzio ha già partecipato alle fiere del turismo di Venezia e Bologna presentandosi ai tour operator di tutto il mondo. «In passato abbiamo avuto scontri anche forti con gli albergatori», spiega Giorgio Bellemo, presidente di Ascot, «ma su questo progetto siamo in sintonia e ora vogliamo passare alla realizzazione sperando anche ci sia una continuità nell’amministrazione comunale per non interrompere quanto fatto finora».

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