Consiglio di fuoco sul sistema porta a porta

A Mira la questione rifiuti resta centrale. Critiche dai residenti. Il sindaco: «Abbiamo risparmiato»

MIRA. Consiglio comunale straordinario infuocato quello che si è tenuto ieri sera a Mira sul tema dei rifiuti porta a porta chiesto dalle opposizioni: erano presenti oltre 200 persone. Fra i problemi che si sono riscontrati maggiormente nel territorio comunale c’è il fatto che non sono state concesse a tante aree condominiali zone per le isole ecologiche pubbliche.

Le aree ecologiche costano ai privati circa 10 mila euro ciascuna costi che poi vanno ripartiti di volta in volta fra i condomini. Diversi i gruppi di cittadini presenti che hanno preso la parola direttamente in Consiglio, invitati dal sindaco a elencare i propri problemi. Oltre a loro i rappresentanti di categoria e alcuni degli istituti scolastici. Quasi tutti molto critici gli interventi nei confronti del porta a porta.

Il sindaco Alvise Maniero però ha snocciolato i dati Veritas che sono promettenti. «Complessivamente i dati forniti da Veritas dimostrano che a Mira», ha detto Maniero, «tra il 2015 e il 2016 la quantità di rifiuti urbani prodotti è diminuita del 23% passando da 19.336 tonnellate a 14.813 tonnellate. La riduzione globale del 2016, rispetto al 2015, dimostra anche che in precedenza c’era un importante flusso di rifiuti proveniente da fuori Comune, che ora è invece stato eliminato dal nostro sistema. Il Piano Finanziario assestato, aggiornato con le quantità di rifiuti al 30 novembre 2016, dimostra già un risparmio complessivo di oltre 260mila euro per le utenze».

«Siamo certi», ha detto l’assessore all’ambiente Maria Grazia Sanginiti, «che grazie alla collaborazione di tutti i cittadini questo metodo consentirà a Mira di restare al passo con le migliori città del Veneto e ci permetterà di raggiungere obiettivi ambiziosi, prefissati dalle stringenti normative ambientali, e mai raggiunti nella storia di Mira». (a.ab.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia