Consegnate 600 firme contro il taglio dei pini

Jesolo. Il sindaco sospende i lavori in via Pindemonte e chiede lumi al prefetto Intanto la protesta si allarga nell’area ex Cattel: «Salviamo l’ultimo albero»
JESOLO - DINO TOMMASELLA - COLUCCI - AREA EX CATTEL RECINTATA PER LAVORI NUOVA "JESOLO 3000"
JESOLO - DINO TOMMASELLA - COLUCCI - AREA EX CATTEL RECINTATA PER LAVORI NUOVA "JESOLO 3000"

JESOLO. Consegnate ieri le oltre 600 firme contro l’abbattimento dei pini in via Pindemonte. Ora anche in altre zone del lido si lanciano appelli contro il taglio degli alberi. I lavori sono ancora sospesi, dopo che sono stati segati sei pini su una cinquantina. Il sindaco, Valerio Zoggia, ha comunicato di attendere disposizioni da prefettura e commissariato. Ma pare che il Comune non tornerà sui suoi passi. Sembra che sarà allestito un cantiere, dopodichè chi ne varcherà la soglia sarà passibile di denuncia.

«Sappiamo quale potrà essere il nostro destino», ha detto Claudio Corazza a nome dei cittadini che stanno protestando in via Pindemonte, «la nostra è una battaglia personale, senza partiti, politica, comitati. Non vogliamo semplicemente che siano tagliati i pini lungo questa strada, patrimonio ambientale della città. La nostra è resistenza passiva, non commetteremo alcun reato, rispetteremo le leggi e le forze di polizia. Chiediamo solo all’amministrazione, perché la decisione può essere solo sua, di almeno sospendere i lavori adesso, visto che sta per iniziare la stagione estiva, quindi discutere in assemblea assieme ai cittadini se bisognerà davvero tagliare i pini o ci saranno soluzioni alternative».

Con loro si sono schierati Federico Bonollo e i 5 Stelle, che chiedono il coinvolgimento dei cittadini, Daniele Bison e Ilenia Buscato, che propongono l’ingabbiamento delle radici e un’opportuna manutenzione, poi Verdelitorale di Gianluigi Bergamo per l’utilizzo di un asfalto specifico ed evitare che le radici lo sollevino, e ancora Sel con Salvatore Esposito, che ha denunciato l’ennesimo scempio, “Sinistra” di Rodolfo Murador, che paventa il taglio dei pini in tutta Jesolo.

Nei giorni scorsi si è levata una protesta anche in via Roma, in corrispondenza dei lavori al centro commerciale ex Capannine Cattel, dove sta per essere abbattuto un meraviglioso albero. «Da circa 60 anni in quest’area c’è stato fino a oggi un maestoso filare di alberi», ricorda Nicoletta Lazzarini, «tra cui spiccavano pioppi e salici di rara bellezza. Sono residente in una casa di fronte e posso testimoniare che in tutto questo tempo sia i contadini che curavano i campi su cui insistevano gli alberi, sia la ex-confinante Cattel hanno avuto riguardo di queste creature. C’era il rischio, ad apertura di cantiere, che l’impresa trovasse più conveniente abbattere gli alberi per piantumare al termine dei lavori altre giovani essenze che impiegheranno decenni prima di avere una chioma. Salviamo quest’ albero, ultimo della fila».

Giovanni Cagnassi

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