«Conosciamo il tuo cuore e la tua onestà»
SPINEA. Un’intera frazione si stringe attorno alla figura di don Flavio Gobbo. Il prete che ha abbandonato la parrocchia di Spinea, dalla quale sono risultati ammanchi per quasi 200 mila euro, era stato parroco anche nella frazione di Passarella, dove aveva lasciato un magnifico ricordo e tanti amici. Gli stessi che subito hanno allontanato ogni sospetto su sue presunte amanti e tanto meno ruberie di soldi per pagare i vizi di presunte “amiche”. Tra i parrocchiani, chi lo ha conosciuto bene è la signora Gloria Cornolò che ha lanciato un appello a sua difesa sui social cercando di raggiungere più amici possibile per stargli vicino in questo momento difficile, forse in preda a una forte depressione.
Passarella ha già sentenziato: «Don Flavio è una brava persona, un grande sacerdote cui Passarella vuole bene». La signora Gloria ha scritto un posto su Facebook: «So che difficilmente leggerai questo post, ma ho la speranza che qualcuno te lo possa far vedere». Si rivolge a lui chiamandolo “don”, esprimendo tutta la sua rabbia anche con espressioni vivaci. «Sono incazzata nera per tutta la merda che ti stanno buttando addosso», prosegue, «e mi auguro che tutti coloro che ti hanno conosciuto siano arrabbiati come me. Chi ti conosce sa bene come sei, sa quale cuore hai, e io, che per ben 9 anni ho tenuto la contabilità della parrocchia durante la tua permanenza come parroco, posso anche garantire la trasparenza con cui hai sempre lavorato. Chi posta link ingiuriosi su di te dovrebbe vergognarsi. Io sono orgogliosa e mi ritengo molto fortunata ad averti come amico. Tu pensa a riposarti e tornare in forma. Ti voglio un casino di bene. E mi auguro di non essere l’unica a dirlo pubblicamente».
Frasi forti, colorite, ma che rendono l’idea di come anche a Passarella, Musile e San Donà, dove il parroco era molto conosciuto, i fedeli abbiano voluto testimoniare la loro fiducia nel prelato, dopo il suo magistero e l’opera pastorale, ma anche squisitamente umana. Mai hanno sospettato minimamente di possibili amiche o amanti, di appropriazioni di denaro da parte di un uomo che tutti conoscevano per la sua bontà e la voglia di aiutare sempre il prossimo.
Ora tutti ricordano che da tempo don Flavio era triste e stanco e lo aveva confidato ad alcuni amici, probabilmente in uno stato di depressione culminato con la sua misteriosa scomparsa dalla parrocchia dfi Spinea.
Giovanni Cagnassi
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia