«Conoscere per non avere paura»
ANNONE VENETO.
«Tanti volontari annonesi stanno continuando sulla scia di quanto svolto a Portogruaro. Annone non è indifferente». Con queste parole il sindaco Ada Toffolon ha commentato l’esperienza con i 14 richiedenti asilo, tutti giovani provenienti dal Bangladesh, che la comunità annonese sta affrontando da circa un mese.
Venerdì sera in centro civico si è tenuta una serata per far conoscere agli annonesi il Bangladesh e alcune esperienze di vita dei ragazzi bengalesi ospitati nella palazzina di Spadacenta. Oltre duecento persone hanno partecipato ascoltando le testimonianze e approfondendo la conoscenza con il poverissimo Stato del Bangladesh, Paese che ha un Pil pari a 135 miliardi di euro per 160 milioni di abitanti, contro il Veneto che ha un Pil di 145 miliardi di euro per 5 milioni di abitanti. Due ragazzi bengalesi hanno raccontato la loro storia: come hanno dovuto lasciare le loro famiglie costretti dalla povertà in cui versavano e, su consiglio di conoscenti, sono andati in Libia in cerca di lavoro. In terra libica però si sono scontrati con una realtà più dura del previsto: pochi soldi, molte botte e nessun futuro. Da qui la decisione di rischiare tutto, salire su un barcone e giungere in Italia. Nonostante le sofferenze subite, tutti i ragazzi sono apparsi sorridenti e con tanta voglia di fare, partecipare e integrarsi per creare un futuro migliore per se stessi, i genitori ed i fratelli e sorelle minori rimasti a casa.
La serata ha visto gli interventi del sindaco Toffolon, che ha ringraziato i volontari per il lavoro che stanno facendo proseguendo l’esperienza positiva dei ragazzi della palestra di Portogruaro, e di Mirko Sossai, rappresentante della Comunità di Sant’Egidio di Padova. «Sono contento che questi ragazzi siano stati mandati ad Annone Veneto», ha concluso un rappresentante dell’associazione Noi Migranti, «vi esorto ad andare a conoscerli e a dargli dei lavoretti da fare. Scoprirete persone molto cordiali e disponibili».
Claudia Stefani
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