Coniugi morti in barca a vela In stato di fermo l'investitore

Oggi pomeriggio il giudice decide sul provvedimento. La polizia: "A venti nodi dove il limite è di cinque"
Ha trascorso la notte in questura Tomislav Horvatincic, l'imprenditore croato che ieri a bordo del suo motoscafo si è scontrato con una barca a vela provocando la morte di due turisti padovani.


E oggi pomeriggio il giudice istruttore dovrà decidere se prolungare e di quanto lo stato di fermo: secondo i primi accertamenti della capitaneria di porto Horvatincic avrebbe superato di molto il limite di velocità.


"Per ora tutto indica che il fuoribordo di Horvatincic era dentro la zona di 300 metri e si muoveva ad una velocità di circa 20 nodi, mentre il limite è di cinque" ha spiegato Boris Seljanovski, della capitaneria di porto di Sebenico.


In un comunicato diffuso nelle ore immediatamente successive all'incidente, l'imprenditore aveva ammesso di essere stato lui alla guida dell'imbarcazione sostenendo però che si era guastato l'autopilota e di "aver fatto tutto il possibile per avvertire le persone sulla barca a vela del pericolo imminente".


L'incidente è accaduto ieri verso mezzogiorno, nei pressi dell'isolotto Maslinovnik, vicino a Sebenico, in Dalmazia. Per ora si sa che il fuoribordo dell'imprenditore croato, lungo 12 metri, ha urtato in piena velocità il lato sinistro della poppa della barca italiana, proprio nel punto dove in quel momento si trovavano i due coniugi padovani, Francesco Salpietro e Marinelda Patella. Lui, ingegnere, lavorava in un'azienda di Santa Maria di Sala; lei era una dietologa in servizio all'Usl di Padova, molto nota. La coppia aveva due figli, e viveva in centro a Padova.


Horvatincic, 63 anni, è uno dei più conosciuti uomini d'affari in Croazia, e opera da tempo nel settore edile. L'imprenditore, scrive oggi la stampa croata, in un incidente stradale nel 1980 ha provocato la morte una donna di 75 anni e gravemente ferito un'altra. Per questo è stato condannato a due anni, con la condizionale benché fosse scappato dal luogo dell' incidente.

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