Confindustria contro Save «Stop alle nuove tariffe»
TESSERA. «Il provvedimento sia immediatamente sospeso in attesa di avviare un confronto per arrivare ad una soluzione conciliativa». Confindustria Venezia si schiera dalla parte dei noleggiatori con conducente e degli operatori che lavorano all’interno del servizio shuttle di alberghi e shuttle park, in difficoltà dopo l’entrata in vigore, lunedì, del nuovo sistema di accesso e sosta mezzi all’interno del sedime aeroportuale.
«In riferimento all’adozione del nuovo regolamento aeroportuale emanato da Enac su proposta di Save (l’azienda che gestisce l’aeroporto da alcuni anni non fa più parte di Confindustria, ndr), che sul tema relativo al costo per l’accesso all’aerostazione coinvolge numerose categorie di operatori economici che fanno parte dell’Associazione», si legge in una nota, «la presidenza di Confindustria Venezia auspica che il provvedimento sia immediatamente sospeso in attesa di avviare un confronto per trovare un’eventuale soluzione conciliativa. Questa misura, infatti, rappresenterebbe una sorta di tassazione che, creando un precedente, rischierebbe di innescare pesanti ripercussioni sull’intero apparato produttivo e dei servizi che fanno capo al polo aeroportuale. Questi effetti inevitabilmente andrebbero ad incidere in ultima battuta sull’utenza e in particolar modo sulla filiera del turismo che per la città è una risorsa fondamentale. La presidenza di Confindustria invita tutte le parti interessate ad un riesame approfondito della materia evitando contrapposizioni di principio e nello spirito di una consapevolezza comune sulla gravità della situazione economica e sulla necessità di non contribuire ad aprire nuovi contenziosi».
Save ribatte: «È completamente errato parlare di tassazione, come fa Confindustria. Facile criticare senza conoscere i dettagli del contenuto: il corrispettivo richiesto ai noleggiatori con conducente è di gran lunga inferiore a quanto veniva richiesto nella precedente formulazione, che assegnava uno stallo in subconcessione ad un numero limitato di operatori. Il provvedimento serve a stimolare la parte buona dell’economia e non a difendere rendite di posizione e comportamenti al limite della regolarità, cosa che Confindustria dovrebbe sostenere. Sorge il dubbio, data anche la totale assenza in questi anni di Confindustria Venezia sui temi aeroportuali e i progetti connessi, che questa intempestiva e superficiale uscita abbia più a che fare con motivazioni interne a Confindustria stessa legate al rinnovo delle cariche sociali, piuttosto che con i reali temi dello sviluppo dell’aeroporto».
Intanto il Prefetto, sollecitato dagli avvocati dei noleggiatori, ha chiesto di essere informato per capire se esiste il presupposto per convocare un incontro.
Marta Artico
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