Conferenza di pace al Ducale il 15 marzo
A metà marzo la conferenza internazionale di pace a palazzo Ducale. L’annuncio del sindaco Luigi Brugnaro, dato in novembre ai funerali di Valeria Solesin, prende forma. In queste ore i cerimoniali di Ca’ Farsetti e di palazzo Chigi sono al lavoro per organizzare quella che si annuncia come una importante conferenza internazionale di pace da tenere in laguna. Ci saranno a quanto pare esponenti dell’Onu e capi di Stato europei, in testa il presidente francese Hollande, Angela Merkel e Vladimir Putin. Forse anche alti rappresentanti degli Stati Uniti.
Brugnaro punta ancora al presidente Obama, che però difficilmente lascerà gli Usa essendo cominciata ormai la campagna per le elezioni presidenziali. Una conferenza di altissimo livello, con i particolari che sono ovviamente ancora “top secret”, dove si parlerà della situazione internazionale e anche del piano di pace per la Libia.
Il sindaco ne ha parlato in queste ore con il premier Matteo Renzi. Che ha dato la sua disponibilità e il suo via libera. Il luogo prescelto è come annunciato palazzo Ducale. Sala dello Scrutinio per la conferenza, cena di gala per i capi di stato, i capi di governo, i ministri e gli ambasciatori. La data non ancora ufficiale - come del resto l’intero programma - dovrebbe essere il 15 marzo. I temi: la situazione internazionale e i negoziati di pace. A partire dalla Libia, paese a poche centinaia di chilometri dall’Italia, sull’altra sponda del Mediterraneo, dove l’Isis avanza e il governo provvisorio fatica a farsi spazio.
Il terrorismo, l’immigrazione, gli equilibri nel Mediterraneo. Il governo Renzi ci sta lavorando da tempo. E qualche settimana fa Brugnaro ha lanciato la proposta. «Venezia è il luogo ideale per fare incontrare i rappresentanti dei governi e parlare di pace», aveva detto il sindaco al premier Renzi, venuto negli ultimi mesi per ben due volte in laguna, a parlare di economia e a inaugurare la nuova sedi di Ca’ Foscari a San Giobbe, poi a rendere omaggio alla salma di Valeria Solesin, la ricercatrice veneziana unica vittima italiana della strage del Bataclan a Parigi.
«Venezia è porta di pace tra culture e religioni diverse», aveva ripetuto Brugnaro a San Pietroburgo, di ritorno da una missione culturale dove aveva incontrato il direttore dell’Ermitage, ma anche il ministro della Cultura russo e il plenipotenziario del presidente Putin. «Si può fare», aveva detto Brugnaro al suo ritorno dalla Russia. Progetto che adesso prende forma. Il sindaco ha intensificato negli ultimi giorni i contatti con il premier italiano per avere il via libera ad organizzare la Conferenza di primavera. «Sarà la prima di una serie di iniziative», dice, «per rimettere Venezia al centro dell’attività politica e diplomatica europea».
Idea nata nell’estate scorsa, quando lo stesso sindaco aveva accompagnato Michelle Obama, in visita ufficiale a Venezia, nella visita di palazzo Ducale. Celebre il suo selfie con la first lady americana e la moglie Stefania nel cortile di palazzo Ducale. Le prove generali erano state fatte allora, con il grande ricevimento per i ministri degli Esteri dell’Onu venuti in laguna per parlare di mutamenti climatici.
Adesso, tra poco più di un mese, la Conferenza di pace alla presenza dei leader europei. La location di palazzo Ducale è stata scelta alla fine in alternativa alla Fondazione Cini (isola di San Giorgio) e alla Scuola Grande di Giovanni Evangelista. Ritenuta più «rappresentativa» della storia della città è sicura dal punto di vista della logistica e dei controlli.
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