Condannati i rapinatori delle parrucchiere

Paolo Vedovato e Mariangela Boscolo dovranno scontare quasi sette anni Responsabili di sei colpi nel 2009 a distanza di pochi di giorni l’una dall’altra

Erano già stati soprannominati i rapinatori delle parrucchiere. Un vizio antico e mai perduto. Il tribunale di Padova ha condannato la coppia di Bonnie & Clyde nostrani, lui Paolo Vedovato, 48 anni, originario di Mirano, lei Mariangela Boscolo, 60 anni originaria di Chioggia, entrambi residenti a Scorzè nel Veneziano: al primo sono stati inflitti 4 anni e 8 mesi e 2.200 euro di multa in seguito alla continuazione con altre precedenti pronunce; alla seconda un anno e otto mesi e 600 euro di multa.

La pubblica accusa aveva chiesto 5 anni e 8 mesi per entrambi. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Alberto Ferri e Andrea Capuzzo. Dovevano rispondere di ben sei rapine commesse ai danni di altrettanti esercizi commerciali nel marzo del 2009, a pochi giorni di distanza l’una dall’altra, l’ultima nel giugno dello stesso anno. Rapine avvenute tra le province di Padova, Treviso e Venezia: il 5 marzo a Trebaseleghe, nel negozio “Il Papero Giallo”, un bandito entra armato di una scacciacani e si fa consegnare 100 euro prima di fuggire con un complice che lo aspetta fuori; il 10 marzo sempre un malvivente punta una scacciacani contro la commessa del negozio “Schlecker” di Trebaseleghe prelevando dal registratore di cassa 270 euro; il 16 marzo a Zero Branco nel negozio Golden Shop in via Noalese un uomo, con un berretto che gli copre il volto e una scacciacani in mano, minaccia la commessa prelevando 1.100 euro dalla cassa; il 21 marzo a Salzano un malvivente punta un’arma contro la titolare della tabaccheria in via De Gasperi per farsi dare 200 euro; infine l’11 giugno a Mellaredo di Pianiga uno sconosciuto, con il volto coperto da un collant, rapina la commessa del negozio di parrucchiere Vanity di 350 euro.

Esclusi i colpi a messi a segno nell’emporio “Il Papero Giallo” e a Mellaredo, Vedovato ha confessato la responsabilità per tutte le altre rapine: voleva aiutare economicamente la compagna con un figlio malato. Tuttavia è stato ritenuto responsabile anche della prima a Trebaseleghe, in quanto riconosciuto dalla vittima e ripreso dalle telecamere. La donna è stata ritenuta responsabile solo di due colpi: non ha mai confessato. (cri.gen.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia