Condanna a 6 anni e mezzo per le molestie ai tre nipoti

L’ex autista padovano dell’Actv accusato di violenza sessuale verso i minori Alcuni episodi erano avvenuti in estate in un’isola lagunare, in casa di parenti
BAMBINO SI NASCONDE DA UOMO ADULTO..FOTO DI © CARLO LANNUTTI/AG.SINTESI
BAMBINO SI NASCONDE DA UOMO ADULTO..FOTO DI © CARLO LANNUTTI/AG.SINTESI

VENEZIA. Sei anni e sei mesi di carcere. Con obbligo di versare 15 mila euro a testa alle tre vittime (tre fratelli, suoi nipoti) e 20 mila euro ai genitori, sempre come risarcimento. Ieri il giudice padovano Cristina Cavaggion ha pronunciato la pesante condanna nei confronti di D.S., 53 anni di Piove di Sacco, ex autista dell’Actv, finito sul banco degli imputati per violenze sessuali e atti sessuali continuati aggravati dall’età minore delle vittime (all’epoca dei reati contestati frequentavano le scuole medie). Quasi integralmente accolta la richiesta del pubblico ministero Giorgio Falcone che aveva sollecitato una condannata a sei anni e otto mesi, sempre nell’ambito di un giudizio abbreviato che prevede, per legge, lo sconto di un terzo della pena. L’imputato, attualmente rinchiuso nel carcere di Verona dove c’è una sezione speciale per i detenuti accusati di reati sessuali, ha ascoltato la sentenza seduto accanto al suo difensore, l’avvocato Giorgio Castellani che aveva cercato di ridimensionare punto su punto le gravi contestazioni. Il legale, pur non negando alcuni episodi di toccamenti ammessi dallo zio, aveva puntato sulle dichiarazioni della psicologa Maria Papano, consulente della difesa, sentita in qualità di testimone. La professionista, sottolineando il disagio psicologico di D.S., persona non aggressiva con un’immaturità profonda nella sfera sessuale, lo aveva definito un bambino che “gioca” a “esplorare” con altri bambini. Secondo l’esperta, il 53enne sarebbe un individuo incapace di rendersi conto della gravità dei propri comportamenti nonostante, alle spalle, un matrimonio ormai naufragato, e due figli. Tuttavia sul giudizio finale potrebbero aver pesato altre violenze sessuali emerse nel corso dell’inchiesta nei confronti di altri nipoti e coperte dalla prescrizione (cioè è decorso troppo tempo e l’azione penale non può più essere esercitata) e un precedente. L’imputato resta in carcere..

Lo scorso aprile D.S. è stato arrestato dalla Squadra mobile di Padova mentre si trovava in una comunità per curarsi. L’inchiesta era decollata a gennaio, all’indomani della presentazione della denuncia da parte della madre dei tre nipoti, che oggi hanno 15, 17 e 20 anni. Nel dicembre precedente, però, era già arrivata una segnalazione in procura grazie allo psicologo che frequentava l’ex moglie dell’imputato: a quest’ultimo la donna aveva confidato i sospetti coltivati dalla sorella, preoccupata di possibili violenze che il cognato poteva aver commesso sui figli. In una riunione di famiglia, poi, i ragazzi avevano raccontato alcuni episodi scabrosi accaduti anche durante una visita nella casa al mare di parenti, in un’isola della laguna.

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